Per Marco Bruni, presidente della Federcaccia Lombardia, la riforma della legge 157/92 non può prescindere dall’abolizione dell’istituto dei valichi montani, da sostituire con Sic e Zps.
Per la protezione dell’avifauna la direttiva Habitat prevede la creazione delle Zone di protezione speciale e dei Siti d’interesse comunitario, non dei valichi montani, un istituto che la Federcaccia Lombardia ritiene necessario eliminare con «la tanto auspicata modifica della legge 157/92».
Lo ha detto ufficialmente Marco Bruni, il suo presidente regionale, commentando la relazione con cui il commissario Piero Genovesi, dirigente dell’Ispra, ha dato seguito alla sentenza del Tar, che in attesa di chiarimenti tecnici ha vietato la caccia in prossimità di tutti e quarantadue i valichi montani della Lombardia interessati dalle rotte migratorie.
Per Bruni nella relazione tecnica si riscontrano «finalità antivenatorie»: in prossimità di diciannove valichi la caccia deve restare chiusa; e, se gli studi dell’Università dell’Insubria confermeranno l’impostazione, sono a rischio altri quindici. Ecco perché sollecita l’intervento della politica.
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