Se il piano d’eradicazione del muflone dal Giglio non si fosse completato, per riprendere gli abbattimenti bisognerebbe attendere almeno fino a fine mese.
Considerata la stagione invernale in corso, «la presenza residua di qualche esemplare, peraltro ipotetica e non dimostrata, non sembra in grado d’arrecare nell’immediato danni alle colture, né alla biodiversità»: in attesa della trattazione collegiale di merito fissata al 28 febbraio, il Tar della Toscana ha dunque deciso di sospendere (decreto 87/2024) il prelievo del muflone dall’isola del Giglio, dove peraltro sembra andato a buon fine il progetto d’eradicazione della specie all’apparenza ormai scomparsa.
Ma contestando le decisioni del governo, dell’Ispra e del Parco dell’Arcipelago toscano Enpa, Lndc e Vitadacani non escludono la presenza residua d’alcuni mufloni, che a questo punto intendono conservare nell’isola; e per il Tar, che continua a consentire sia la cattura con mezzi non letali sia il trasferimento, una breve sospensione dell’eventuale prelievo «non arreca danni agli interessi pubblici e privati contrapposti».
Non perdere le ultime notizie di caccia e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.