La giunta che governa l’Emilia Romagna sollecita il Tar a esprimersi sul calendario venatorio 2023/2024.
Il Consiglio di Stato gli ha intimato d’esprimersi nel corso della prima udienza utile, possibilmente prima del 31 dicembre, ma ancora il Tar non ha deciso se il calendario venatorio dell’Emilia Romagna vada bene; pertanto i legali della giunta hanno presentato un’istanza di sollecito (è la terza; le altre due sono arrivate a cavallo dell’ordinanza) per chiedergli di poter «discutere, nel merito e in tempi utili, le ragioni per cui [si ritiene] che il calendario non dovesse essere sospeso».
Non è l’unica notizia arrivata nelle ultime ore dall’Emilia Romagna: la commissione Politiche economiche ha approvato la proroga biennale del piano faunistico-venatorio, che avrebbe dovuto scadere a fine 2023; e l’assessorato retto da Alessio Mammi ha confermato che nella prossima stagione modificherà l’importo della tassa regionale per l’esercizio della caccia: la ridurrà calcolando quanto, rispetto alle annate precedenti, impattino percentualmente le giornate perse per decisione dei tribunali.
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