In vista delle elezioni europee del 2024 la Face ha preparato un manifesto con le richieste dei cacciatori; vi ha aderito anche la cabina di regia delle associazioni venatorie italiane.
Riconoscimento del ruolo della caccia nella conservazione della natura, proposte realizzabili e non ideologiche, attuazione flessibile della Direttiva habitat, rispetto delle tradizioni, ricostituzione dell’intergruppo Biodiversità, caccia e cultura rurale: sono cinque le richieste che i cacciatori rivolgono a coloro che si candideranno alle elezioni europee del 2024 (6-9 giugno); le ha sintetizzate la Face, la Federazione di gran parte delle associazioni continentali, al cui manifesto ha aderito anche la cabina di regia del mondo venatorio italiano.
Il motivo è chiaro: Federcaccia, Enalcaccia, Anuu migratoristi, Libera Caccia, Arcicaccia, Italcaccia e Cncn ricordano infatti che le elezioni del 2024 «avranno un impatto fondamentale sul panorama politico europeo per i prossimi cinque anni», e influenzeranno «la direzione delle politiche europee inclusa la legislazione ambientale e venatoria». La Face vuole dunque garantire che gli interessi dei cacciatori siano ben rappresentati e «che le loro voci siano ascoltate e meglio comprese» (Torbjörn Larsson, presidente Face).
Non ci sono posizioni politiche pregiudizialmente incompatibili col documento. La Face e la cabina di regia del mondo venatorio incoraggiano dunque tutti i candidati e tutti i partiti a firmarlo e sostenerlo; delle adesioni Caccia Magazine darà da subito conto, con una frequenza maggiore a ridosso delle elezioni.
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