Elezioni europee, Buconi teme strumentalizzazioni della caccia

Elezioni europee, Buconi teme strumentalizzazioni della caccia - seggio elettorale
© Stefano Bolognini / shutterstock

In vista delle elezioni europee Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, invita i candidati vicini alla caccia a non prestarsi a critiche strumentali.

Sulla caccia basso profilo: tra le righe Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, sembra suggerire questo ai candidati che in vista delle elezioni europee intendono rivolgersi al mondo venatorio. «Da cacciatore» dice «mi sento orgoglioso di vedere sul manifesto un candidato con un fucile; ma è necessario anche mettersi nei panni di chi non va a caccia», e che da un’immagine di questo tipo potrebbe restare intimorito. È esplicito il riferimento all’europarlamentare uscente (e ricandidato) Pietro Fiocchi, di Fratelli d’Italia, che su un manifesto elettorale è ritratto mentre imbraccia un fucile.

Visto che i cacciatori sono trasversali alle forze politiche, e che è impossibile pensare che convergano tutti sui medesimi candidati (peraltro la caccia è soltanto uno dei temi che influenzano l’espressione del voto, anche in elezioni meno sentite come quelle europee), è necessario evitare che quelli a loro vicini si alienino il consenso del resto della popolazione; Buconi ritiene dunque doveroso ridurre al minimo le rappresentazioni suscettibili di un’interpretazione strumentale, visto che non sempre è facile saper comunicare correttamente la caccia.

Come da tradizione, la Federcaccia non prende posizione a favore di nessun partito; Buconi si limita a segnalare il lavoro positivo del governo in carica, delle forze di maggioranza e di alcune di opposizione: impossibile che si riferisca al Movimento 5 Stelle o ai Verdi, il cui programma elettorale per le elezioni politiche del 2022 si proponeva l’abolizione della caccia.

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