La durata del certificato medico per il rinnovo del porto d’armi può essere inferiore a un quinquennio.
Il primo rilascio fa storia a sé, ma la durata del certificato medico per il rinnovo del porto d’armi non è rigidamente quinquennale. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso del Viminale e confermato la prima sentenza del Tar. Dunque il certificato può esser valido per meno di cinque anni; e in questo caso si ridurrà anche la durata della licenza che deve comunque essere rilasciata.
Stabilire per legge una durata rigida scatenerebbe “due possibili effetti alternativi, entrambi irragionevoli”: licenza più lunga del certificato medico, scelta evidentemente rischiosa; oppure esclusione definitiva del cacciatore, anche se in possesso dei requisiti psicofisici previsti dalla legge, “dall’esercizio di un’attività svolta e ormai padroneggiata da almeno cinque anni”. Per il primo rilascio è infatti necessario un certificato quinquennale: bisogna che il neocacciatore, “non essendo in precedenza abilitato, si procuri le armi e impari a detenerle, maneggiarle e impiegarle in sicurezza”; e perciò serve un orizzonte temporale adeguato. Ma per il rinnovo si suona un altro spartito.
Non perdere le ultime news sul mondo venatorio e i test di ottiche, armi e munizioni sul portale web di Caccia Magazine.