Due richieste della cabina di regia delle associazioni venatorie toscane

Due richieste della cabina di regia delle associazioni venatorie toscane: fringuello (Fringilla coelebs) in acqua
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La cabina di regia delle associazioni venatorie toscane (Libera Caccia, Enalcaccia, Italcaccia, Arcicaccia) chiede chiarimenti sul prossimo piano faunistico-venatorio e sulla caccia in deroga allo storno e al fringuello.

Il piano faunistico-venatorio e le deroghe: sono due gli argomenti dei quali la cabina di regia delle associazioni venatorie toscane (Libera Caccia, Enalcaccia, Italcaccia, Arcicaccia; non ne fa parte, com’è noto, la Federcaccia) ha urgenza di parlare con la giunta regionale.

Eugenio Giani e Stefania Saccardi, rispettivamente presidente e vicepresidente con delega all’Agricoltura, hanno ricevuto una lettera con la quale si sollecita una risposta alle osservazioni formulate un anno fa all’ultima versione del piano faunistico-venatorio, che la giunta sta per approvare; le quattro sigle chiedono un incontro per capire come si sia sviluppato il percorso, e quali siano i risultati raggiunti.

Insieme a Marco Ferretti, dirigente dell’ufficio Caccia, Stefania Saccardi ha ricevuto una seconda lettera, stavolta sulle deroghe: alla luce delle comunicazioni dell’Ispra, che dopo la sentenza del Consiglio di Stato finalmente ha calcolato le cosiddette piccole quantità prelevabili, le associazioni venatorie vogliono sapere quali siano le intenzioni della Regione sullo storno e sul fringuello.

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