L’analisi comparata dei calendari venatori consente di capire in quali regioni e a quali specie sarà consentita la caccia in preapertura prima dell’inizio della stagione fissato al 15 settembre.
Con la Sardegna, il cui calendario venatorio consente di completare l’elenco, sono sedici (erano diciassette, ma in Campania il Tar ha deciso per la sospensione) le regioni nelle quali è prevista la preapertura della caccia nella stagione 2024/2025, prossima a cominciare.
In Emilia Romagna (dal 1° settembre), Molise (1°, 2 e 7), Piemonte (otto date disponibili, a discrezione degli Atc) e Basilicata (1°, 4, 7 e 8) riguarda colombaccio, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia; dopo la sentenza del Tar in Veneto s’aggiunge soltanto la cornacchia nera (7 e 8 settembre, come le altre specie), non la tortora a differenza di quanto previsto in Puglia (1° e 8), Sardegna e Calabria (1°; non il 7, l’8, l’11, il 12 e il 14, diversamente dalle altre specie), regione in cui sarà cacciabile anche la quaglia (11 e 12).
Il Tar ha inciso anche sulla preapertura dell’Umbria: anche qui niente tortora, solo cornacchia grigia, gazza e ghiandaia (1° settembre) come in Abruzzo (1°, 7, 8 e 14). È diversa invece la situazione in Sicilia, dove al momento si prevede la preapertura sia al colombaccio (1°, 2, 4, 7, 8 e 11) sia alla tortora (1° e 2).
Calendari venatori comparati
In Trentino (dall’8 settembre) insieme a colombaccio, cornacchia grigia, cornacchia nera e ghiandaia c’è il merlo; nelle Marche aprirà in anticipo la caccia ad alcuni uccelli acquatici: l’elenco prevede infatti alzavola, colombaccio, germano reale, marzaiola (1°, 4, 7, 8 e 11 settembre), quaglia (11 settembre) e tortora (1° e 4 settembre).
Diversa la scelta della Toscana: la preapertura riguarderà soltanto tre specie cacciabili in deroga, ossia piccione, storno e tortora dal collare (1° e 8 settembre).
Anziché da un atto della giunta, in due regioni la stagione di caccia è regolata da una legge che però ogni anno gli assessorati integrano con una serie di provvedimenti amministrativi: in Friuli Venezia Giulia rimane fuori la tortora, che esce temporaneamente dalla lista di cui faceva parte insieme ad alzavola, beccaccino, colombaccio, marzaiola e quaglia (dal 1° settembre); in Lombardia (1°, 5, 8 e 12 settembre) nell’Atc Brianteo e in provincia di Brescia sarà cacciabile la cornacchia, rispettivamente solo grigia o anche nera.
Oltre che in Campania e in Valle d’Aosta, dunque soltanto in Lazio e in Liguria per andare a caccia bisognerà attendere la terza domenica di settembre: quest’anno viene presto, il 15.
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