Dispersante da beccacce calibro 12. La nostra ricetta per un assetto di ricarica con polvere F2x32 e 33 grammi di piombo 8.
Il corretto piazzamento del primo colpo talvolta è fondamentale, più che mai nella caccia alla beccaccia, perché spesso si tratta dell’unico a disposizione. Il bosco autunnale preannuncia l’inverno e, sino al suo arrivo, bisognerà fronteggiare le vicissitudini di una vegetazione che, seppur caduca, è ancora presente. Quelle stesse foglie, dai mille riflessi ambrati, affascinanti quanto insidiose, separano il cacciatore dal desiderio di stringere tra le mani l’agognata regina. Tra le tante, questa è la volta della polvere F2x32, protagonista di questo assetto: una cartuccia dispersante da beccacce calibro 12.
1,70 grammi di polvere F2x32
È facile dire F2, ma la sua genesi è molto più articolata. La polvere da caccia F2x32 utilizzata in questa ricarica non è null’altro che un appartenente alla più nutrita serie di propellenti che il suffisso anzidetto identifica. Nata nel 1962 come nitrocellulosa purissima, diviene oggi una nitrocellulosa modificata dall’aggiunta di una frazione di nitroglicerina prossima al 10%.
Per grado di progressività se ne distinguono quattro tipologie. La più vivace F2x24 (di colore verde-azzurro) e la F2x28 (verde-azzurro, punto rosso) costituiscono il punto di riferimento nelle cartucce da tiro, adatte alle due grammature di piombo riconosciute per le competizioni sportive. Vantano, rispettivamente, una densità gravimetrica pari a 480 g/l e 500 g/l. Per quanto riguarda la caccia, differentemente, si alternano le polveri F2x32 (di colore verde, punto giallo) e la più lenta F2x36 (unicolore verde). Queste condividono la medesima densità gravimetrica pari a 530 g/l.
Per questo assetto di ricarica, in ossequio al dosaggio di piombo previsto, la scelta è obbligatoriamente caduta sulla semi-vivace F2x32, dispensata nei bossoli in dose di 1,70 grammi. La sua composizione chimica vede il primato della nitrocellulosa, presente all’85%, arricchita dal 10% di nitroglicerina e completata nella restante frazione del 5% da stabilizzanti (3,7%), graffite (0,15%) e umidità residua (+/-1,15%). La dimensione della lamella quadra è di 1,4 mm per lato, con uno spessore di 0,11 mm.
Per la beccaccia 33 grammi di piombo 8
A dispetto del nome che identifica il propellente, i 33 grammi di peso del piombo non rappresentano assolutamente un eccesso. Anzi. La polvere F2x32, per il suo grado di progressività, riesce a esprimere al massimo le proprie potenzialità in associazione a ricariche con 34 grammi di piombo. Con le più miti accensioni tipiche di apparecchi d’innesco di medio-bassa potenza riesce a gestire anche carichi di piombo superiori alla sua normale destinazione d’uso. Da ciò se ne desume intuitivamente la sua elasticità.
Volendole assegnare una collocazione in quanto a livello di progressività, la F2x32 certamente occuperebbe lo spazio compreso tra l’Anigrina Lamellare (ALx32) e l’appena più lenta MBx32.
Per non penalizzare la velocità dei pallini si è preferito un dosaggio pari a 33 grammi. La borra dispersante, infatti, innalza la colonna di piombo e pone i pallini a diretto contatto con le pareti interne della canna, tendendo a sottrarre per gli attriti qualche metro al secondo di velocità. Il numero 8 permette alla munizione di esprimersi sul selvatico con la presenza di 466 sfere di piombo temperato a marchio Aquila.
Il bossolo e l’innesco
Il bossolo Cheddite da 70 mm, di colore rosso, è del tipo 3 con fondello alto 18 mm. Il materiale plastico del tubo presenta una buona rigidità e permette un’esecuzione certa e ben rifinita delle pieghe in fase di chiusura. L’altezza della corazza è in linea con le pressioni d’esercizio di questa ricarica con polvere F2x32 che non oltrepassa la soglia dei 700 bar.
È sempre bene rammentare come diversi lotti di polvere possano esprimere una variabilità nelle pressioni d’esercizio della cartuccia e nei rilievi velocitari, pertanto solo un saggio di prova al Banco è capace di sciogliere ogni dubbio al riguardo.
Tutto sommato ci si trova al cospetto di un caricamento con pressioni d’esercizio che rientrano nella soglia delle pressioni standard di una munizione del calibro 12, il che non richiede particolari accorgimenti nell’assemblaggio.
L’apparecchio d’innesco, del medesimo produttore di Livorno, è un CX2000. Si caratterizza per un forte impulso d’accensione, rientrando a pieno titolo nella categoria degli inneschi ad alta potenza. Con corpo ramato, mantiene la tipica laccatura nera del foro copri vampa.
La borra della dispersante da beccacce calibro 12
Onnipresente nelle ricariche per la caccia alla beccaccia, la borra dispersante Baschieri & Pellagri, rappresenta l’optimum per il tiro istintivo alla regina nella coltre di vegetazione che colora il sottobosco autunnale. La sua struttura assicura lodevoli aperture del piombo già alle brevissime distanze.
Ogni prova di rosata che si sussegue nel tempo, in associazione alla borra dispersante Z2m, conferma tutta la gloria che merita. E per esaltarne ulteriormente le potenzialità si è preferito infrangere preventivamente le saldature di tenuta dei quattro lembi nei quali si articola la sua parte superiore. Le pareti esterne del dispersore, appena entrano a contatto con il tubo del bossolo, si riposizionano nella loro primigenia collocazione, mantenendo nel mezzo la tipica cavità cilindrica.
Essa riesce a contenere al suo interno circa 6 grammi di pallini, poco meno della sesta parte della carica presente nella cartuccia, risultando molto utile nel guarnire la parte centrale della rosata.
L’altezza della borra dispersore è pari a 21 mm, riuscendo così ad adattarsi a molte polveri da caccia deputate a spingere grossomodo da 32 a 35 grammi di pallini di medie e piccole dimensioni. Senza dimenticare come i quattro gambi auto regolabili in chiusura tipici delle borre appartenenti alla serie Z2m aiutino egregiamente a colmare gli spazi vuoti all’interno del bossolo.
Chiusura stellare a sei pieghe
La chiusura di questa ricarica dispersante da beccacce calibro 12 è una classica stellare a sei pieghe. La fase di incisione all’apice del tubo rosso del bossolo Cheddite è succeduta dal passaggio alla stazione destinata ad eseguire la ribassatura della chiusura. L’orlo finale è affidato a una bobina Cortini & Pezzotti del tipo 2, che offre un profilo adeguato a questa tipologia di caricamento.
La scelta della giusta bobina per effettuare l’orlatura è un passaggio che, oltre a regalare un pregevole effetto all’occhio, si rende necessario per ottenere l’assestamento di tutte le componenti interne alla munizione, offrendo l’intasamento necessario per una corretta combustione del propellente. La tipologia di profilo di chiusura adottato è in linea con dette esigenze. La cartuccia è finita all’altezza di 57,5 mm.
Dispersante da beccacce calibro 12: la prova in placca
L’esame finale è quello che si sostiene alla placca, all’interno dei canonici 75 cm di diametro del cerchio. Il bersaglio è stato posto dapprima a 13 metri, per poi allungare il tiro sulla soglia dei 20.
La canna utilizzata è una classica da bosco, corta quanto basta: 62,5 cm. Scendere sotto i 60 cm di lunghezza è quasi sempre deleterio nel doppiare un colpo sul selvatico che si allontana.
Per le prove di rosata è stato impiegato un Beretta A301, canna Breda R, foratura canna 18,4 mm, strozzatura ***** cyl. Temperatura esterna: 15°C.
Possono definirsi come positivi entrambi i riscontri, garantendo i pallini del numero 8 una buona copertura sul bersaglio, almeno fino alla distanza dei 20 metri. Per andare oltre, con una canna cilindrica lunga 62,5 cm, meglio affidarsi a un buon caricamento allestito con borra in feltro.
Dispersante da beccacce calibro 12: la nostra ricetta
Bossolo: Cheddite tipo 3 con fondello alto 18 mm e della lunghezza di 70 mm. Innesco: CX2000. Polvere: F2x32. Dose: 1,70 grammi. Borra: B&P Z2M dispersante. Piombo: 33 grammi n° 8. Numero pallini: 466. Chiusura: stellare a sei pieghe. Altezza cartuccia finita: 57,5 mm. Peso cartuccia finita: 44,32 grammi. Velocità: 392 m/sec. Pmax: 660 bar (V1 cronografo Prochrono).