Se ben gestita, la caccia non incide negativamente sulla conservazione degli uccelli: la Federcaccia risponde alla Lipu.
Nell’analisi della stagione appena conclusa la Lipu è condizionata da un pregiudizio, che cioè «la caccia sarebbe di per sé un fattore catastrofico per la conservazione degli uccelli»; ma non è così, e con una lunga nota l’Ufficio studi e ricerche della Federcaccia cerca di smontare le principali contestazioni «sulle presunte gravi violazioni commesse a danno delle direttive comunitarie».
Quando si valuta lo stato di salute d’una specie è sbagliato, scrive la Federcaccia, considerare la classificazione Spec della BirdLife International, non ufficiale, anziché quella della Iucn sulla quale la Commissione europea basa le proprie indicazioni; e delle venti specie che la Lipu definisce in cattivo stato di conservazione la Iucn ne valuta gran parte come «least concern», ossia di preoccupazione minima.
Peraltro non esiste un automatismo tra l’inserimento in una categoria a rischio e la sospensione della caccia; e per quattro specie (allodola, coturnice, moriglione, tortora) si stanno gradualmente attuando i piani di gestione approvati in Conferenza Stato-Regioni, che prevedono un contingentamento del prelievo in alcuni casi superiore al 50%.
Key concept per la migratoria: una questione aperta
L’altra grande controversia riguarda le date di migrazione prenunziale. Sulla base degli studi che ha sviluppato, la Federcaccia ritiene che la maggior parte delle specie cacciabili in Italia cominci a migrare tra la terza decade di gennaio e l’inizio di febbraio; lo evidenzia la discrasia, dovuta a una possibile confusione tra i movimenti invernali e la migrazione vera e propria, con i key concept d’altre nazioni la cui selvaggina (su tutti turdidi, alzavola, beccaccia, codone) frequenta il medesimo areale. Peraltro è la stessa Guida alla disciplina della caccia in Europa a consentire alle Regioni di discostarsi dai key concept nazionali in presenza di dati scientifici a sostegno.
Denunciando infine la prassi consolidata di mischiare la caccia col bracconaggio, contro cui ribadisce tolleranza zero, la Federcaccia promette che continuerà a rispondere alle «accuse infondate» della Lipu ed eventualmente d’altre associazioni animaliste che ritiene mosse essenzialmente da ragioni politiche e di tesseramento.
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