La Commissione europea chiede al governo di chiarire come la nuova disciplina del controllo faunistico rispetti le direttive Habitat e Uccelli.
L’aveva anticipato il sottosegretario Claudio Barbaro nel corso del convegno in cui s’è potuto scoprire qualche dettaglio in più sull’orientamento del governo Meloni nella politica venatoria: la Commissione europea ha chiesto chiarimenti sulle modifiche alla disciplina del controllo faunistico stabilite dalla legge di bilancio 2023.
Sono tre le domande cui il governo deve rispondere entro quattro settimane, per evitare il possibile avvio di una procedura d’infrazione: riguardano tutte il rispetto delle direttive Habitat e Uccelli, in relazione sia al tipo di territorio (esplicito il riferimento alla rete Natura 2000) sia alle specie oggetto degli interventi.
Con un post sulla propria pagina Facebook Angelo Bonelli, leader dei Verdi che tanto s’era battuto contro l’emendamento (lo definisce «ammazza fauna selvatica») durante la discussione alla Camera, fa sapere di esser lui l’autore dell’esposto che ha spinto la commissione von der Leyen a indagare. Nelle prossime settimane capiremo dunque quale sarà la posizione del governo, e se a Bruxelles basterà.
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