La giunta Rossi ha approvato la delibera che disciplina il controllo della volpe in Toscana nel quinquennio 2020-2024.
Il controllo della volpe in Toscana potrà portare all’abbattimento di 2.700 selvatici (600 a Firenze-Prato, 600 a Siena, 500 ad Arezzo, 300 a Grosseto, 300 a Pisa, 150 a Pistoia, 150 a Livorno, 50 a Massa, 50 a Lucca) nei prossimi cinque anni. Con la delibera 1498/2019 la giunta Rossi ha infatti approvato il piano 2020-2024. L’obiettivo è ridurre l’impatto predatorio sull’avifauna nidificante a terra, non solo quella cacciabile, e sui mammiferi selvatici.
La polizia provinciale o metropolitana eseguirà direttamente il piano di controllo o coordinerà il personale abilitato ai sensi della legge regionale 3/94, ossia proprietari e conduttori dei fondi, guardie forestali e personale di vigilanza, soggetti formati e autorizzati dalla Regione.
Quattro le modalità d’intervento. Intanto le trappole selettive, con esca alimentare morta, anche in prossimità di strutture di ambientamento. Poi all’aspetto con arma liscia o rigata: oltre alle guardie, potranno intervenire massimo quindici persone. Chiaramente la Regione autorizza anche l’intervento in tana. In questo caso è consentito solo l’utilizzo dell’arma liscia con munizione spezzata; possono esser presenti massimo tre cani e, oltre alle guardie, dieci persone. Previsto infine anche il controllo notturno, ossia dal tramonto a mezzanotte, con faro: in questo caso è consentito l’uso sia del fucile a canna liscia sia della carabina.
Il controllo della volpe in Toscana potrà avvenire nelle zone di ripopolamento e cattura e di rispetto venatorio, nelle aziende faunistico-venatorie, nei centri privati di riproduzione di selvaggina e negli allevamenti di bassa corte.