Il Movimento 5 Stelle chiede alla Regione Emilia Romagna di far ritirare il piano di controllo del daino nel Parco Delta del Po.
Aver indicato nel bando il prezzo della carne (4 euro al chilo per i maschi, 4,30 per femmine e giovani) evidenzia quale sia l’obiettivo del piano di controllo del daino nel Parco Delta del Po che formalmente si riferisce a «cattura e delocalizzazione»; pertanto Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione alla giunta che governa l’Emilia Romagna per chiederle d’intervenire facendo ritirare l’avviso pubblico ed evitando il ricorso alla macellazione. I nuclei coinvolti sono quelli del Lido di Classe (Ra) e del Lido di Volano (Fe). Per Silvia Piccinini bisogna orientarsi sulle misure proposte dall’Enpa, ossia installazione di recinzioni e dissuasori e sterilizzazione dei daini.
Da Bruxelles le rispondono gli eurodeputati leghisti Massimo Casanova e Marco Dreosto; per loro «se sarà presa in considerazione la richiesta porterà a non risolvere i problemi legati all’impatto di popolazioni numericamente squilibrate rispetto all’ecosistema»; anzi, nel lungo periodo «la stessa popolazione di daini finirebbe per soffrire gli effetti limitanti legati alla densità, finendo probabilmente falcidiata dalle malattie»; ma nel frattempo l’impatto sull’habitat e sulle altre specie sarà già irreversibile.
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