Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega, chiede alla giunta Bonaccini di coinvolgere i cacciatori nella discussione sul piano di controllo del cinghiale in Emilia Romagna.
Per definire il nuovo piano di controllo del cinghiale in Emilia Romagna non è sufficiente confrontarsi con le associazioni agricole: c’è bisogno di un’interlocuzione diretta con i rappresentanti dei cacciatori. Ne è convinto Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega, che commenta così le prossime decisioni della giunta Bonaccini.
Circola la notizia, scrive Pompignoli in una nota, che il nuovo piano amplierà le possibilità d’intervento degli agricoltori; ma perché il controllo faunistico sia realmente efficace è necessario coordinare e coinvolgere tutti i soggetti in qualche modo interessati, da Regione e Province ad Atc e associazioni venatorie. Ecco perché chiederà un’informativa dettagliata all’assessore Alessio Mammi durante una seduta della commissione Politiche economiche.
Ma difficilmente basterà. Il vero nodo riguarda infatti la legislazione nazionale, su cui è necessario intervenire il prima possibile; senza una modifica alla legge quadro sulla caccia «ogni altra iniziativa rischia di risultare inefficace».
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