Controllo degli ungulati: su proposta dell’assessore Saccardi, la giunta regionale aumenta gli strumenti a disposizione degli agricoltori.
Dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha autorizzato il coinvolgimento dei cacciatori, la Toscana torna a occuparsi di controllo degli ungulati. Stavolta protagonisti sono gli agricoltori, proprietari e conduttori dei fondi. Se dotati di porto d’armi, potranno procedere all’abbattimento “diretto e immediato”; resta comunque necessario il coordinamento della polizia provinciale.
La giunta ha anche ridotto da 36 a 24 ore il tempo massimo d’intervento degli agenti nei casi in cui sia impossibile l’abbattimento in prima persona. Agricoltori e Atc potranno inoltre gestire direttamente le catture con trappole e recinti. «Adesso» commenta l’assessore Stefania Saccardi «proprietari e conduttori di fondi agricoli hanno a disposizione strumenti nuovi e più efficaci per proteggere le colture dagli attacchi degli ungulati». La misura sarà valida due anni, poi la giunta deciderà se confermarla o ricalibrarla.
Nel 2020 in Toscana sono stati abbattuti circa 14.000 cinghiali in meno rispetto all’anno precedente e oltre 20.000 in meno rispetto al 2018. Il controllo faunistico ha inciso per meno del 13%.
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