Il gruppo Verdi-Sinistra ha chiesto di stralciare dalla legge di bilancio l’articolo sul contenimento della fauna selvatica.
S’è preso la scena non appena s’è aperta la prima seduta della Camera sulla legge di bilancio 2023: l’emendamento che modifica l’articolo 19 della legge quadro sulla caccia introducendo una nuova regolamentazione del contenimento della fauna selvatica ha portato subito allo scontro le forze politiche di maggioranza e d’opposizione.
Intervenuto in apertura sull’ordine dei lavori, Marco Grimaldi di Verdi-Sinistra ha infatti chiesto alla presidenza di consentire l’esame e la votazione dell’articolo, del quale avrebbe presentato un emendamento soppressivo, o addirittura valutarne lo stralcio prima dell’inevitabile ricorso alla fiducia.
Gli ha risposto a tono Tommaso Foti, il deputato di Fratelli d’Italia che quell’emendamento ha presentato. Non si capisce come mai, ha detto, dopo il voto in commissione Bilancio si debba di nuovo metterlo in discussione e creare un precedente; a quel punto dovrebbe infatti valere lo stesso per tutti gli altri emendamenti compresi quelli accantonati. Grimaldi ha rilevato possibili vizi d’incostituzionalità; ma «questa non è la Corte costituzionale; è il parlamento, e sarebbe buona cosa che i due organi non venissero sovrapposti».
A dirigere la seduta c’era il vicepresidente Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia. Sulla richiesta di votare separatamente ha ricordato a Grimaldi che «spetta al governo la decisione [di porre] la questione di fiducia e [di definirne] l’oggetto». Ove il governo decida di chiedere la fiducia, «nell’ordinamento parlamentare non sono previsti poteri presidenziali o strumenti procedurali per modificarne o limitarne l’oggetto individuandone un diverso perimetro». Per ora dunque si va avanti.
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