La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento sul contenimento della fauna nelle aree protette e nelle aree urbane.
È stato motivo di scontro quando la discussione era prossima a finire, visto che in una prima fase la maggioranza di centrodestra non lo aveva inserito nel fascicolo di quelli da votare: alla fine la V commissione della Camera ha approvato l’emendamento 78.015 (primo firmatario Tommaso Foti, Fratelli d’Italia) con cui nella legge di bilancio 2023 s’introduce un capitolo sul contenimento della fauna.
L’emendamento consta di due parti: la prima ufficializza il coinvolgimento dei cacciatori nelle operazioni di controllo faunistico; la seconda, quella più criticata, consente «le attività di contenimento […] anche nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto».
Votato il mandato ai relatori (Paolo Trancassini di Fratelli d’Italia; Roberto Pella di Forza Italia; Silvana Comaroli della Lega), il testo arriverà in aula domani; il voto di fiducia (sul testo emendato? o su un maxiemendamento del governo che avrà riscritto tutto il ddl accogliendo le modifiche?) è previsto per venerdì, poi il passaggio al Senato per l’approvazione definitiva entro fine anno.
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