La Commissione europea suggerisce una moratoria del prelievo di quattro specie di uccelli acquatici (codone, fischione, mestolone e moriglione), o al limite un dimezzamento del carniere complessivo.
Al momento sono raccomandazioni, quindi non vincolanti; ma è bene non sottovalutare la richiesta della Commissione europea, che ha invitato i ventisette Paesi membri a dimezzare il carniere (ma preferirebbe una moratoria del prelievo) di quattro specie di uccelli acquatici, ossia codone, fischione, mestolone e moriglione, in attesa che si definisca un piano di prelievo adattativo.
Lo si apprende da una circolare che il ministero dell’Ambiente ha inviato al ministero dell’Agricoltura, all’Ispra, agli Uffici caccia delle Regioni e alle associazioni agricole, venatorie e di protezione ambientale riepilogando l’esito del sesto incontro della Task force on the recovery of bird species.
Giova peraltro ricordare che l’anno scorso l’Italia ha approvato un piano di gestione del moriglione, e che la popolazione svernante di codone, fischione e mestolone «risulta essere in incremento moderato in accordo con i dati disponibili più recenti».
Inoltre la Commissione europea ritiene necessario modificare le quote di caccia assegnate ai Paesi interessati dalla medesima rotta migratoria: chi non fornisce dati sulle attività di recupero delle specie (ancora non si sa di quali: probabilmente quelle di cui esiste, o è necessario, un piano di gestione) rischia una riduzione del carniere complessivo, che addirittura potrebbe essere azzerato.
Entrambi gli argomenti saranno discussi nel corso della riunione del Nadeg, ossia del gruppo di esperti sulle direttive Uccelli e Habitat, in programma a fine novembre.
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