Commissione europea deferisce Francia per caccia tradizionale al colombaccio

Commissione europea deferisce Francia per caccia tradizionale al colombaccio
© Zacarias de Mata / shutterstock

La Commissione europea contesta l’impiego delle reti per la caccia tradizionale al colombaccio in cinque dipartimenti di Francia.

«Gli sforzi compiuti finora sono insufficienti»: pertanto, dopo la lettera di costituzione in mora (luglio 2019) e i due pareri motivati (2020, 2023), la Commissione von der Leyen ha deciso di deferire la Francia alla Corte di giustizia dell’Unione europea; la contestazione riguarda la caccia tradizionale al colombaccio, per la quale in cinque dipartimenti (Gers, Lot e Garonna, Gironda, Pirenei atlantici e Landes) la legge consente l’uso di reti orizzontali e verticali.

In questo modo, ritiene la Commissione europea, la Francia viola la direttiva Uccelli: il metodo non selettivo ha infatti «un impatto sulla biodiversità, e rischia di danneggiare in misura significativa o di uccidere uccelli non bersaglio».

Per Willy Schraen, il presidente della Féderation nationale des chasseurs, con questa decisione «ancora una volta la Commissione europea dimostra un accanimento ideologico insopportabile e […] una straordinaria animosità contro la caccia francese»; lo dimostra il fatto che «le popolazioni di colombaccio sono in espansione».

La Féderation nationale des chasseurs affiancherà il governo Bayrou davanti alla Corte di giustizia, «per poter finalmente difendere questa forma di caccia tradizionale, e dimostrare che soddisfa i criteri di deroga dalla direttiva».

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