La terza commissione consiliare ha approvato a maggioranza il piano faunistico-venatorio del Veneto; il provvedimento ora passa all’esame del consiglio regionale.
Compatta, la maggioranza di centrodestra (astenuto il Pd, contraria Europa Verde) in commissione Agricoltura ha approvato il piano faunistico-venatorio del Veneto 2022-2027, ora all’esame del consiglio regionale.
Oltre a definire la pianificazione per il prossimo quinquennio (entrata in vigore prevista 1° febbraio), il provvedimento apporta alcune modifiche alla legge regionale 50/93; la principale riguarda il modo in cui si compone il comitato direttivo dei comprensori alpini (ora tre rappresentanti dei cacciatori, uno degli agricoltori e due delle associazioni di protezione ambientale cui aggiungere un esperto di programmazione faunistico-venatoria designato dalla Regione). La nomina dei nuovi organi di gestione di Atc e comprensori alpini dovrà aver luogo entro novanta giorni dall’approvazione del piano; altrimenti la Regione provvederà al commissariamento.
Una volta che il consiglio lo avrà approvato, la giunta potrà modificare il piano faunistico-venatorio pur senza incidere sulla sua struttura fondamentale; avrà inoltre l’obbligo di aggiornare annualmente il report sul territorio agrosilvopastorale e sulle aree protette.
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