La commissione Politiche economiche ha approvato il calendario venatorio dell’Emilia Romagna predisposto dalla giunta Bonaccini.
A questo punto s’attende soltanto la delibera finale della giunta, poi il calendario venatorio dell’Emilia Romagna 2023/2024 entrerà in vigore; la commissione Politiche economiche lo ha infatti approvato a maggioranza, dopo che l’assessore Alessio Mammi glielo ha presentato ribadendo, come già a marzo, che al netto di alcune minime variazioni «sarà in sostanziale continuità con quello del 2022».
Visto che adesso esiste un piano di gestione, il moriglione sarà quanto prima inserito nell’elenco delle specie cacciabili; lo stesso la giunta farà per la pavoncella quando la Conferenza delle Regioni si sarà espressa sul documento cui il ministero sta lavorando.
Contro le strumentalizzazioni delle associazioni animaliste che hanno complicato l’andamento regolare della scorsa stagione si sono espressi sia Massimiliano Pompignoli della Lega sia Massimo Bulbi del Partito democratico; Bulbi, la cui risoluzione ha ricevuto anche parte dei voti delle opposizioni, ha inoltre sottolineato la necessità di «un’opera capillare di monitoraggio», per motivare le scelte della giunta e «rendere scientificamente solide [le decisioni] che si discostano dai pareri Ispra». Senza monitoraggi accurati è possibile che la stagione sia di nuovo a rischio; ne deriverebbero «ingenti danni economici per i cacciatori» che, pagata la tassa di concessione, hanno «il diritto di conoscere in anticipo il calendario venatorio».
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