La quarta ordinanza del commissario alla peste suina africana istituisce l’elenco nazionale dei bioregolatori.
Accedendo al portale dei sistemi informativi veterinari (Vetinfo) i cacciatori formati in materia di biosicurezza potranno chiedere d’essere inseriti nell’elenco dei bioregolatori dal quale le autorità locali potranno attingere per aumentare il personale impiegato nelle operazioni di contenimento del cinghiale: è il passaggio principale della quarta ordinanza firmata da Vincenzo Caputo, commissario straordinario alla peste suina africana. I dati sugli abbattimenti, sia a caccia sia in controllo, dovranno inoltre essere comunicati a Roma con cadenza bimestrale; e nei centri abitati le Regioni, d’intesa con i sindaci, potranno vietare la frequentazione abituale delle zone dove abbiano installato le strutture di cattura.
Come già anticipato nella riunione in Basilicata, l’ordinanza dispone poi la costituzione dei gruppi operativi territoriali; ne farà parte il personale tecnico delle Direzioni regionali sanità animale, agricoltura e ambiente, coordinato direttamente dal commissario.
Valida fino al 31 dicembre, l’ordinanza impone infine alle Regioni d’intensificare i controlli (coinvolti anche i Nas) sulla regolarità del commercio di carni e prodotti a base di carne di cinghiale; ci si dovrà dedicare in particolar modo a mercati, fiere, agriturismi, ristorazione pubblica e stabilimenti di lavorazione e trasformazione. Se non sarà possibile verificarne la provenienza, dopo il campionamento per i test anti-psa si procederà al sequestro e alla distruzione dei prodotti.
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