La Federcaccia ha assegnato a Claudio Menapace il premio Gentiluomo cacciatore 2022.
Le Alpi immancabili con le loro rocce e i pascoli, e poi soprattutto la selvaggina: da mezzo secolo – cominciò nei primi anni Settanta spinto dalla moglie Cristina – Claudio Menapace dipinge questi soggetti per i quali la Federcaccia ha deciso di premiarlo con la massima onorificenza prevista dallo statuto: è lui il Gentiluomo cacciatore 2022. «Solo l’occhio esperto del cacciatore» si legge nella motivazione «che ha vissuto le esperienze immortalate, che conosce gli animali selvatici e la loro vita può descrivere così bene questi momenti sublimi offerti dalla natura».
Imprenditore edile altoatesino di origine trentine, Menapace è uno dei principali decoratori di Scheiben, i dischi di legno dipinti tipici della tradizione tirolese; uno fu donato a Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo del 2000. Ma le tecniche che impiega, dal carboncino all’acquarello, dalle matite ai colori a olio, lo connotano come un artista decisamente poliedrico.
Realistica senza essere fotografica e capace di raccontare le emozioni della natura, la sua pittura gli ha permesso di vincere un gran numero di premi. Nel 1991 il Conseil International de la Chasse gli conferì il Prix Artistique; seguì la Verdienstmedaille, la medaglia al merito del Land Tirolo.
Gentiluomo cacciatore è il massimo riconoscimento che la Federcaccia assegna a chi abbia portato lustro alla caccia contribuendo ad affermarne i principî più nobili; prima di Claudio Menapace l’hanno ricevuta Mario Rigoni Stern, Pier Luigi Vigna, Augusto Bocchini, Indro Montanelli, Paolo Bedoni, Fausto Coppi, Nevio Scala, Giuliano Incerpi, Bruno Modugno, Ugo Gussalli Beretta.
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