Per potenziare la gestione del cinghiale, la giunta regionale ha stanziato 20.000 euro per gli Atc toscani; ok anche all’impiego dei dipendenti delle aziende agricole nelle operazioni di controllo faunistico.
La giunta regionale lo definisce «primo stanziamento», definizione che dunque presuppone che ne seguiranno altri: il fondo ammonta a 20.000 euro, destinati agli Atc toscani che comprendono comuni in zona di restrizione 1 e 2 per la peste suina africana (15.000 euro, province di Lucca e Massa Carrara) e a quelli confinanti (5.000 euro); potranno usarli per l’acquisto di celle frigorifere e l’allestimento di centri di raccolta della selvaggina, fondamentali per una corretta gestione delle carcasse di cinghiale.
Riguarda il cinghiale anche la seconda novità contenuta nella delibera approvata ieri: su delega della polizia provinciale, nelle aree interessate dalla peste suina africana e non vocate oltre ai proprietari e ai conduttori dei fondi potranno partecipare alle operazioni di controllo anche i dipendenti delle imprese agricole, posto che siano titolari di licenza di caccia. Ai proprietari e ai dipendenti è inoltre sempre consentito intervenire nelle operazioni all’interno delle aree urbane. La giunta specifica infine che le polizie provinciali devono rispondere alle richieste di intervento entro 24 ore.
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