I ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente del governo Meloni sono Francesco Lollobrigida e Gilberto Pichetto Fratin.
Entrambi politici, sono quelli che più interessano i cacciatori: sono Francesco Lollobrigida e Gilberto Pichetto Fratin i ministri di Agricoltura e Ambiente del governo Meloni entrato in carica col giuramento di stamani.
Già capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, cognato di Giorgia Meloni (ha sposato sua sorella Arianna) e pronipote di Gina Lollobrigida, una vaga somiglianza con Daniel Craig, Francesco Lollobrigida (Tivoli, 1972) ha una storia tipicamente di destra: Fronte della Gioventù, Alleanza Nazionale, Pdl, poi Fratelli d’Italia di cui è stato tra i fondatori. Il ministero che lo vede al vertice assume una nuova denominazione: non più solo Agricoltura, ma Agricoltura e sovranità alimentare.
Cambia (di nuovo) anche il nome dell’altro ministero cruciale per i cacciatori. Dopo appena un giro va in archivio la Transizione ecologica che lascia il posto alla denominazione classica, Ambiente, cui s’aggiunge la sicurezza energetica; rispetto alla tradizione salta la delega al mare (un tempo si chiamava ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare), accorpata al Sud e assegnata a Nello Musumeci. Ministro dell’Ambiente del governo Meloni è Gilberto Pichetto Fratin (Veglio – Bi, 1954), repubblicano per formazione e in Forza Italia dal 1995; senatore nelle due legislature precedenti, lo scorso 25 settembre è stato rieletto alla Camera in un collegio considerato incerto (plurinominale Chieri-Moncalieri).
Né Lollobrigida né Pichetto Fratin hanno firmato il manifesto della cabina di regia del mondo venatorio; nessuno dei due però è noto come pregiudizialmente ostile alla caccia.
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