La nona commissione del Senato ha fissato al 12 giugno la scadenza per la presentazione degli emendamenti al decreto Agricoltura, compresi quelli con cui la Lega intende procedere alla riforma della legge sulla caccia.
Bisognerà scavallare le elezioni europee per aver chiaro il quadro completo di tutti gli emendamenti al decreto agricoltura, compresi quelli con cui la Lega ha annunciato di voler procedere alla riforma della legge sulla caccia dopo l’ostruzionismo del Movimento 5 Stelle alla proposta del deputato Francesco Bruzzone: Luca De Carlo, presidente della nona commissione del Senato (è anche uno dei due relatori del provvedimento insieme a Giorgio Bergesio), ha infatti fissato la scadenza a mezzogiorno di mercoledì 12 giugno.
Nelle intenzioni originarie ci si sarebbe dovuti fermare al 10; ma Italia Viva, Partito democratico e Movimento 5 Stelle hanno chiesto, e ottenuto, due giorni in più.
Nel frattempo la commissione procederà alle audizioni delle categorie interessate dal decreto, a partire dalle associazioni del comparto agricolo (su proposta di Silvio Franceschelli, senatore del Pd, saranno ascoltate singolarmente).
Per convertire in legge il decreto prima che decada, il parlamento ha tempo fino al 14 luglio; per quella data è dunque necessario che il Senato e la Camera approvino il testo nella medesima formulazione.
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