Abbandona le grandi strade, prendi i sentieri… Così indicava Pitagora nel VI secolo a.C. Un insegnamento prezioso che sta alla base della filosofia del Cer, oggi presente anche in Lombardia.
Cer Lombardia è ora una realtà. Una buona notizia per più di un motivo.
Prima di tutto è la testimonianza che, anche in uno dei momenti più bui della nostra storia e proprio nella regione più drammaticamente colpita dal coronavirus che ha devastato l’Italia e il mondo intero, il pensiero e la voglia di futuro sono più forti che mai.
In Lombardia appunto, è nato il Cer (Coordinamento escursionisti su ruote Lombardia), un’associazione che si occuperà di supportare e agevolare tutte le persone che amano praticare l’escursionismo nella natura con mountain bike, anche a pedalata assistita, moto enduro, quad e 4×4 targati e in regola con il Codice della strada. Coloro che, quindi, percorrono itinerari “fuori pista” avventurandosi nella natura.
Cacciatori e pescatori coinvolti
E la seconda nota positiva è l’inclusione esplicita (e senza compromessi) di cacciatori e pescatori in un’iniziativa rivolta non esclusivamente al nostro settore.
Cacciatori e pescatori sono riconosciuti, infatti, tra gli appassionati di outdoor “fuori strada” cui è rivolto il progetto Cer, ossia tra i principali fruitori delle strade a fondo naturale per spostarsi all’interno del territorio.
Strade e sentieri, aggiungiamo, di cui si occupano costantemente perché siano agibili e fruibili con un’opera volontaria e al servizio della comunità.
Un buon segno dunque per la caccia, in questo caso considerata un’attività outdoor come tante altre, e la prova che l’attività venatoria, se spiegata e “mostrata” da cacciatori corretti a persone di equilibrio e di buon senso, trova aperte molte più porte di quante immaginiamo.
Un ulteriore obiettivo dell’associazione è poi quello di sensibilizzare le Istituzioni su alcune rilevanti tematiche che riguardano la pratica di queste attività outdoor ed escursionistiche, e di offrire un aiuto al territorio in cui si transita per migliorare la convivenza reciproca.
Educazione e diritti
Un tema centrale per il Cer Lombardia è l’educazione alla legalità e al rispetto per chi pratica escursionismo su ruote.
In questo senso il Coordinamento si fa carico di svolgere un’attività di sensibilizzazione promuovendo il corretto montaggio della targa, l’uso di mezzi regolarmente immatricolati (se previsto) e in regola con il Codice della strada, oltre che il rispetto degli altri fruitori dei territori montani e boschivi.
Non meno fondamentale è il compito dell’associazione di salvaguardare il diritto alla circolazione su strade a fondo naturale di tutti i mezzi su ruote in regola con il Codice della strada.
«Il nostro timore è il pericolo di estinzione dell’escursionismo su ruote in Lombardia, con la conseguente perdita di numerosi itinerari delle zone boschive della regione» afferma Davide Rota, presidente della neonata associazione.
Itinerari che sono preziosi per tutti coloro che desiderano godere di questi percorsi immersi nella natura e che, oggi che l’escursionismo è sempre più apprezzato e raccoglie moltissimi consensi, rappresentano un patrimonio inestimabile per il turismo locale e non solo.
Un timore fondato dato che – prosegue Rota – sono sempre più frequenti i divieti che non contemplano in nessun modo né l’articolo 16 della Costituzione italiana, che parla della libera circolazione su tutto il territorio nazionale, né l’articolo 3 del Codice della strada, che considera strade, e quindi percorribili, anche le mulattiere e i sentieri.
Impatto ambientale minimo
Spesso vittima di pregiudizi (proprio come la caccia) l’escursionismo su ruote è una pratica che non registra statistiche rilevanti in termini di pericolosità sia per chi lo pratica, sia per chi usufruisce degli stessi percorsi.
Ha un impatto sull’ambiente minimo, se eseguito in base a regole precise che il Cer si impegna a diffondere. A conferma di ciò, esistono due studi pubblicati da Fmi (Federmoto): il Report indagini ambientali in area boschiva con attività motociclistica (Impianto ProPark Ceranesi – Ge) e le Linee guida ambiente 2019, che rappresentano, appunto, una valida guida per comportamenti intelligenti sulle strade, fornendo utili consigli per rendere questa attività ancora più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Un introito per l’economia
L’escursionismo su ruote – così come la caccia e la pesca – alimenta anche l’economia. Oltre alle officine dove avviene la manutenzione dei mezzi, sono tanti, infatti, i produttori di ricambi, accessori, abbigliamento dedicati, molti dei quali lombardi.
Tali pratiche, inoltre, promuovono un turismo nella natura e nei piccoli centri abitati che spesso risentono dell’isolamento, favorendo la riscoperta di questi tesori nascosti, sparsi nel nostro territorio soprattutto collinare e montano.
Pioniera di questo tipo di associazioni è stata l’Emilia-Romagna che nel 2013 ha istituito il primo Cer regionale, seguita poi da altre iniziative simili in altre regioni come il Veneto, la Toscana e il Piemonte.
Obiettivi comuni sono una legalità chiara e l’incentivazione di pratiche come il contributo gratuito al buon mantenimento e al ripristino delle strade e dei sentieri, e il sostegno a realtà sia locali, sia nazionali come la Protezione Civile di cui tutte queste associazioni sono promotrici.
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