Dopo quanto accaduto in Lombardia sulla cattura dei richiami vivi, la cabina di regia del mondo venatorio invia una lettera al governo.
Nella lettera inviata a Conte, Costa, Bellanova e Boccia, la cabina di regia del mondo venatorio mette a fuoco alcuni aspetti sulla cattura dei richiami vivi alla luce delle leggi vigenti e di quanto accaduto in Lombardia, diffida del governo e delibera sospesa dal Tar.
La Regione, si legge nella lettera, aveva preparato l’atto in modo rigoroso. Anche perché, rispetto a quanto contestano il governo e l’Unione europea, le reti verticali da utilizzare non sono strumenti di cattura massiva. Anzi, possono essere considerati mezzi selettivi. In più, pur mostrando qualche imperfezione da correggere, la banca dati regionale dei richiami vivi conferma il proprio valore organizzativo. E, ancora, non è possibile provvedere al fabbisogno di richiami vivi con l’allevamento, né ha senso considerare realmente alternativi richiami meccanici o a bocca.
Certi approcci come quello sulla cattura dei richiami vivi, chiude la cabina di regia del mondo venatorio, rischiano soltanto di minare la credibilità delle istituzioni.