Il governo annulla la delibera che autorizzava la riapertura degli impianti per la cattura dei richiami vivi in Lombardia.
La cattura dei richiami vivi in Lombardia vive un altro passaggio delicato. Non bastava la sospensione del Tar, il governo riprende in mano la partita e annulla la delibera della Regione che autorizzava la riapertura dei roccoli. Lo ha annunciato Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, con un post sulla propria pagina Facebook. È evidente il tentativo di evitare che nel prossimo luglio il Tar si pronunci nel merito della delibera. Costa ritiene che “quella dei richiami vivi sia una pratica che ha avuto il suo passato, ma non debba essere mai più un presente”. Il suo post si chiude con un’affermazione perentoria: “nessun uccello potrà essere catturato e utilizzato come richiamo vivo”.
In realtà, come spiega la Federcaccia in una nota ufficiale, il governo non vieta l’uso dei richiami vivi, ma la riapertura dei roccoli già sub judice. Pertanto l’intervento, secondo la Fidc “inutile e pretestuoso”, non fa altro che annullare “secoli di storia rurale delle terre lombarde di cui i roccoli, veri monumenti d’arte architettonica e botanica, sono simbolo indiscusso”. La cabina di regia del mondo venatorio si era già espressa sull’argomento con una lettera aperta al governo. Evidentemente rimasta in cassetta.