Il Tar ha rinviato a metà maggio la decisione sulla cattura dei richiami vivi in Lombardia.
È una vicenda che va avanti da anni (erano i primi mesi del secondo governo Conte: una vita fa) e che proseguirà almeno fino al 17 maggio 2023: è questa la data cui il Tar (ordinanza 179/2023) ha rinviato la propria decisione sulla cattura dei richiami vivi in Lombardia; lo aveva interpellato il ricorso dell’Anuu-migratoristi contro il decreto del governo che nel novembre 2019 aveva annullato la delibera della giunta sulla riapertura dei roccoli.
Il Tar ha disposto il rinvio sia perché s’è verificato un problema con la notifica dell’atto sia perché per ricostruire a fondo la vicenda ha bisogno di chiarimenti dalla presidenza del consiglio e dalla Regione. Dall’ordinanza comunque si capisce che l’Anuu-migratoristi potrebbe non essere legittimata a presentare ricorso; verosimilmente è la giunta regionale, sulle cui delibere il consiglio dei ministri è intervenuto, l’unico soggetto titolato a chiedere l’intervento del Tar.
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