Il governo Meloni intende proporre al parlamento un disegno di legge che vieti la produzione e il consumo di carne sintetica.
All’ordine del giorno si descrivono genericamente «alimenti e mangimi», ma il disegno di legge che il consiglio dei ministri discuterà nella riunione di stasera prima di inviarlo in parlamento per la discussione e l’eventuale approvazione tratta in particolare di carne sintetica la cui produzione e la conseguente immissione sul mercato, per il consumo sia umano sia animale, s’intendono vietare. Si propongono sanzioni tra i 10.000 e i 60.000 euro, la confisca del prodotto e la chiusura temporanea dello stabilimento.
In alcuni Paesi extraeuropei la ricerca è avanzata; e addirittura negli Stati Uniti la Food and drug administration ha autorizzato il consumo di carne di pollo prodotta in laboratorio con la coltivazione di cellule staminali.
Ma il governo Meloni contesta l’assenza di certezze sui possibili rischi per la salute e il patrimonio culturale e sui potenziali vantaggi per l’ambiente; chi è favorevole alla produzione di alimenti sintetici spesso dice che si tratta d’una strategia utile per ridurre l’impatto degli allevamenti intensivi.
Che c’entra la caccia? C’entra, c’entra: è evidentissima la soluzione alternativa per ottenere carne di qualità senza rischi per l’ambiente.
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