Federcaccia sollecita la giunta ad approvare il calendario venatorio dell’Umbria. Se non ci si sbriga, non può partire la caccia di selezione.
“Ogni giorno di ritardo renderà sicuramente complesso completare” i piani di prelievo dei cervidi: Federcaccia chiede dunque che sia approvato il prima possibile il calendario venatorio dell’Umbria. Se non si fa alla svelta e si tiene così in sospeso l’avvio della caccia di selezione, si rischia poi di faticare a lungo.
Giovanni Selvi, presidente regionale Fidc, ha dunque scritto all’assessore Morroni per sollecitare l’approvazione del calendario e chiedere che il tempo perso sia recuperato non in coda al secondo periodo, nel cuore dell’autunno, ma in testa. Se si anticipa la ripresa d’agosto, si può procedere con più “calma senza sovrapposizioni con altre forme di caccia”.
È evidente però che questa procedura non può funzionare a lungo. Ormai il 2020/2021 è andato, e pazienza. Ma per il futuro Federcaccia chiede che i piani di prelievo per la caccia di selezione siano svincolati dal calendario venatorio “che spesso ha percorsi, esigenze e [valutazioni] temporali diverse”.
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