Nel corso dell’informativa in commissione Politiche economiche l’assessore regionale Alessio Mammi ha delineato l’impianto del calendario venatorio dell’Emilia Romagna 2023/2024.
Il prossimo calendario venatorio dell’Emilia Romagna sostanzialmente ricalcherà quello scorso, sul quale in settimana s’attende la sentenza definitiva del Tar; la bozza che a breve sarà trasmessa all’Ispra (il suo parere è atteso entro fine aprile) conterrà sia la preapertura al 3 settembre sia le due giornate integrative per la caccia alla migratoria a ottobre e novembre.
Lo ha fatto sapere l’assessore regionale Alessio Mammi che, intervenuto in commissione Politiche economiche, ha chiarito che per le giornate di caccia perse nel corso dell’ultima stagione non è previsto alcun tipo di rimborso. L’ordinanza del Consiglio di Stato era infatti immediatamente esecutiva; disattenderla avrebbe fatto rischiare alla giunta un’accusa per danni ambientali e patrimoniali.
Nel corso della successiva discussione sia la maggioranza sia l’opposizione hanno sollecitato una revisione della normativa sulla caccia, sia regionale sia nazionale; esigenza che nella replica Mammi ha detto di condividere. È invece al momento rimasta in sospeso la richiesta del consigliere leghista Massimiliano Pompignoli di ridurre il numero degli Atc; secondo lui «per il territorio regionale cinquanta sono eccessivi».
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