Pubblicata la delibera della giunta Bonaccini sul calendario venatorio dell’Emilia Romagna.
Caccia alla beccaccia fino al 19 gennaio, per la prima volta gestione non conservativa del cervo, uscite ridotte nel mese di settembre: eccoli qui i principali snodi del calendario venatorio dell’Emilia Romagna, pubblicato dopo la delibera 542/2019 della giunta Bonaccini.
Il calendario venatorio dell’Emilia Romagna
Innanzitutto si autorizza la preapertura a cinque specie – cornacchia grigia, gazza, ghiandaia, merlo e tortora -, ma solo in giornate fisse. Ossia solo il giovedì e la domenica, solo da appostamento fisso e solo fino alle 13, tranne che nelle Atv. Di base, due giornate fisse e doppietta nel fodero alle 13 anche dall’apertura (15 settembre tranne che per allodola, beccaccia e cinghiale, per cui si parte il 2 ottobre) al 29 settembre. Regola a parte per la migratoria da appostamento: in questo caso caccia aperta fino al tramonto.
Le giornate fisse, che però diventano tre con l’aggiunta del mercoledì, tornano anche dal 1° al 30 gennaio. A ottobre e novembre il calendario venatorio dell’Emilia Romagna concede ogni settimana due giornate in più per la caccia alla migratoria da appostamento. L’addestramento e l’allenamento cani saranno possibili dal 18 agosto.
Per quanto riguarda gli ungulati, il prelievo di capriolo, cervo e daino sarà autorizzato fino al 30 marzo 2020. La Regione considera preferibile l’utilizzo di munizioni atossiche e promuoverà una campagna informativa per sensibilizzare i cacciatori ad abbandonare i proiettili in piombo.
Cinghiale: caccia collettiva dal 2 ottobre 2019 al 30 gennaio 2020 nell’arco temporale massimo di tre mesi, selezione dal 15 aprile 2019 al 30 gennaio 2020 e, se si parla di femmine adulte, fino al 30 marzo 2020. Con una cautela: se “durante l’azione le femmine adulte risultassero accompagnate da giovani, andrebbe data priorità all’abbattimento di questi ultimi”.
Il calendario venatorio dell’Emilia Romagna: le date di chiusura
30 settembre: tortora
30 novembre: pernice rossa, quaglia e starna
1° dicembre: coniglio selvatico, fagiano, lepre, silvilago
16 dicembre: merlo
30 dicembre: allodola; lepre e silvilago nelle aziende faunistico-venatorie
19 gennaio: beccaccia
30 gennaio: alzavola, beccaccino, canapiglia, cesena, codone, colombaccio, cornacchia grigia, folaga, frullino, fischione, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moriglione, pavoncella, porciglione, tordo bottaccio, tordo sassello, volpe; fagiano nelle aziende faunistico-venatorie