Libera Caccia, Enalcaccia e Arcicaccia commentano la decisione del Tar sul calendario venatorio delle Marche 2022/2023.
Vinta la battaglia decisiva in tribunale, resta l’auspicio che dopo l’udienza dell’11 gennaio 2023 il calendario venatorio delle Marche possa concedere qualcosa in più in coda: Libera Caccia, Enalcaccia e Arcicaccia si augurano infatti che la chiusura della caccia a turdidi, uccelli acquatici e beccaccia possa slittare fino al 30 gennaio. Il comunicato congiunto serve anche a stigmatizzare «il comportamento stucchevole degli animalisti» che ogni anno formulano ricorsi a prescindere contro i calendari venatori e a riconoscere «l’enorme lavoro, scrupoloso e serio», degli uffici regionali in fase sia di stesura sia di difesa della delibera.
In tribunale i legali di Libera Caccia, Enalcaccia e Arcicaccia hanno affiancato la Regione nella difesa della stagione venatoria; lo stesso ha fatto la Federcaccia la cui mossa contemporanea contro le restrizioni del calendario ha però di fatto messo fine all’esperienza della cabina di regia unitaria.
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