Il Tar si è espresso sul ricorso delle associazioni animaliste e ambientaliste che contestavano il calendario venatorio delle Marche.
È andata come in Calabria: il calendario venatorio delle Marche è quasi completamente salvo. Il Tar ha infatti accolto il ricorso di Lac, Wwf, Lipu, Enpa e Lav soltanto nella parte in cui si richiede la sospensione della caccia a moriglione e pavoncella. Sul resto, compresa la deroga allo storno, ritiene che non ci siano motivi per annullare gli atti della Regione. Il calendario venatorio è stato infatti correttamente sottoposto a valutazione d’incidenza.
Dall’ordinanza emerge inoltre un nodo concettuale già segnalato dal Tar della Calabria. I piani faunistico-venatori restano infatti in vigore, si ribadisce, anche al di là della loro scadenza, fino all’approvazione dell’atto che li sostituisce. L’udienza collegiale di merito è fissata per il 20 maggio.