Le associazioni venatorie hanno chiesto a presidente e vicepresidente dell’Abruzzo di modificare l’impianto della prima bozza del calendario venatorio 2024/2025.
Una volta che l’Ispra e il comitato tecnico faunistico nazionale avranno espresso i propri pareri, la giunta valuterà se e come modificare la prima bozza del calendario venatorio dell’Abruzzo, cercando «un punto d’equilibrio» con le richieste dei cacciatori: s’è concluso così l’incontro tra Marco Marsilio, Emanuele Imprudente, rispettivamente presidente e vicepresidente regionale con delega ad agricoltura e caccia, e una delegazione delle associazioni venatorie (Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia e Anuu migratoristi; non c’era dunque l’Arcicaccia, che negli scorsi giorni è riuscita a far sollevare la questione di costituzionalità della legge che disciplina la rappresentanza negli Atc) che, ricevute a L’Aquila, hanno chiesto di «rivedere le restrizioni proposte e avviare un dialogo costruttivo».
«Abbiamo ascoltato» ha commentato Imprudente «le loro richieste di modificare la proposta di calendario in alcuni punti, per andare incontro alle istanze del territorio che poi sono quelle delle associazioni venatorie in tutta Italia». Almeno a parole s’è riscontrata apertura.
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