Le associazioni dei cacciatori chiedono alla giunta di modificare la prima bozza del calendario venatorio della Campania 2023/2024.
Nel calendario venatorio della Campania 2023/2024 la giunta dovrebbe inserire moriglione, per il quale è in via d’approvazione il piano di gestione nazionale, moretta e combattente, e modificare la data di chiusura della caccia a turdidi e uccelli acquatici spostandola dal 20 al 31 gennaio. È la posizione che Modestino Bianco, Cristiana Torre, Luigi Botta, Raffaele De Chiara, Vincenzo Pipitone e Rosario Maglio, rappresentanti rispettivamente di Federcaccia, Enalcaccia, Arcicaccia, Italcaccia, Anuu migratoristi ed Enalcaccia, hanno espresso in una lettera inviata all’assessorato dopo la riunione del comitato tecnico faunistico-venatorio regionale.
Le associazioni venatorie chiedono poi che sia consentita la preapertura a tortora (due giornate, 2 e 3 settembre) e colombaccio (cinque giornate, 2, 3, 9, 10 e 14 settembre); sarebbe inoltre opportuno mantenere alla terza domenica di settembre (17) l’apertura della caccia a fagiano, starna, lepre e coniglio selvatico. E visto che per l’allodola è in vigore un piano di gestione nazionale non si capisce perché dimezzare il carniere rispetto alle previsioni originarie, 10 abbattimenti giornalieri e 50 annuali.
La lettera si conclude con altre due raccomandazioni: per il divieto d’usare munizioni in piombo adottare la definizione di zona umida prevista dalla circolare interministeriale Agricoltura-Ambiente; e dalla bozza che sarà inviata all’Ispra togliere le argomentazioni tecniche, che dovranno eventualmente servire a motivare le scelte difformi dal suo parere.
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