Fidc, Enalcaccia, Arcicaccia, Italcaccia e Anuu Migratoristi contestano la bozza di calendario venatorio predisposta dalla Campania.
Se i suoi pareri devono essere costantemente disattesi e ci si appiattisce su quelli dell’Ispra, il Comitato tecnico faunistico-venatorio diventa un organismo inutile: in controluce è questo il senso della lettera che Federcaccia, Enalcaccia, Arcicaccia, Italcaccia e Anuu Migratoristi hanno inviato alla giunta De Luca contestando la bozza di calendario venatorio della Campania; non c’è infatti accordo sul provvedimento, né sui tempi né sull’elenco delle specie cacciabili.
Le associazioni venatorie si sono viste costrette a chiedere di rinviare l’ultima riunione del comitato, visto che non avevano ancora ricevuto la documentazione relativa al parere Ispra; non è un gran segnale, anche se «il particolare momento storico dovrebbe indurre la politica a un confronto […] svincolato da pregiudizi ideologici». L’auspicio è che nell’incontro di lunedì prossimo la giunta possa recepire alcune indicazioni dei cacciatori ed elaborare un calendario venatorio meno penalizzante; se andrà diversamente sarà la conferma che «la Regione Campania ritiene di dover portare alle estreme conseguenze l’opera demolitoria della caccia».
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