Confavi, Associazione cacciatori veneti, Fondazione per la cultura rurale e Associazione per la cultura rurale criticano la giunta Zaia per la ritardata approvazione del calendario venatorio del Veneto.
Ancora siamo nei tempi, ma per poco: dando per scontato il ritardo con cui sarà approvato il calendario venatorio del Veneto 2023/2024, Confavi, Associazione cacciatori veneti, Fondazione per la cultura rurale e Associazione per la cultura rurale criticano la giunta Zaia per non aver rispettato la scadenza che la legge 157/92 fissa al 15 giugno; in questo modo si rischia infatti che gli immancabili ricorsi delle associazioni animaliste siano discussi a ridosso, se non nel pieno, della stagione venatoria.
Nel comunicato firmato congiuntamente i quattro presidenti Dario Faccin, Umberto Venturini, Gianfranco Vezzaro e Sergio Berlato contestano anche la posizione della cabina di regia del mondo venatorio regionale; da qui tranne che per le date di chiusura della caccia a turdidi e acquatici negli scorsi giorni era emerso un sostanziale consenso alla bozza che sta circolando ufficiosamente.
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