Il calendario venatorio del Lazio è stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione: molti gli spunti.
Ci sono moriglione e pavoncella, non c’è la preapertura; e, se lo si analizza attentamente, nel nuovo calendario venatorio del Lazio si trovano diversi spunti ulteriori. Innanzitutto sulla migratoria: la giunta ritiene “di non dover aderire rigorosamente alla posizione dell’Ispra” e ha fissato rispettivamente al 20 e al 30 gennaio la chiusura della caccia alla beccaccia e a cesena, tordo sassello e tordo bottaccio. Nell’atto con cui approva il calendario venatorio, la giunta Zingaretti cita peraltro una serie di studi a sostegno della migrazione prenuziale posticipata tra la terza decade di gennaio e il mese di febbraio.
Ancora: al momento il Lazio non recepisce l’invito del ministero dell’Ambiente a escludere moriglione e pavoncella dalle specie cacciabili. La chiusura della caccia agli acquatici è stata fissata al 31 gennaio. I cacciatori laziali potranno inoltre prelevare colombaccio, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia addirittura fino al 10 febbraio.
Il calendario venatorio del Lazio 2019/2020: le date
Tortora: 15 settembre – 30 settembre
Quaglia: 15 settembre – 31 ottobre
Lepre: 15 settembre – 9 dicembre
Coniglio selvatico, fagiano, merlo: 15 settembre – 30 dicembre
Alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, germano, marzaiola, mestolone, moriglione, pavoncella, porciglione, volpe: 15 settembre – 30 gennaio
Allodola: 2 ottobre – 30 dicembre
Beccaccia: 2 ottobre – 20 gennaio
Cesena, tordo bottaccio e tordo sassello: 2 ottobre – 30 gennaio
Colombaccio, cornacchia grigia, gazza, ghiandaia: 2 ottobre – 10 febbraio
Starna: 2 ottobre – 30 novembre
Cinghiale: 2 novembre – 30 gennaio