Secondo quanto indicato nei calendari venatori regionali 2024/2025 ecco le date di chiusura della stagione di caccia alla beccaccia.
Ci si aspettava un inizio della stagione di caccia finalmente più sereno dopo l’entrata in vigore, a ottobre 2023, della legge 136 che l’attuale governo aveva prospettato tutelante per lo svolgimento senza particolari intoppi della stagione di caccia.
Tra gli aspetti definiti dalla nuova norma, in merito ai calendari venatori al parere di Ispra è stato affiancato anche quello del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale a fare da ago della bilancia. La nuova legge, inoltre, è intervenuta pure sulla tempistica della discussione dei ricorsi. Dopo trenta giorni, i Tar hanno l’obbligo di fissarla alla prima udienza disponibile.
Sembrava quindi (e questo era stato indicato come lo scopo della norma) che si fosse finalmente trovato un modo per mettere un po’ di ordine nella bagarre dei ricorsi e controricorsi che da tempo affligge l’inizio e lo svolgimento del periodo di caccia.
Soddisfatte per l’obiettivo raggiunto anche la maggior parte delle associazioni venatorie, tanto che Federcaccia aveva commentato attraverso un comunicato diffuso a ottobre 2023 che si era raggiunto «un risultato sicuramente migliorabile, ma che comunque aveva riportato serenità e maggiori certezze fra le file dei cacciatori».
Calendari venatori 2024/2025: bagarre in corso
Ma “tanto per cambiar” alla prova del nove non è mutato praticamente nulla. Nel momento in cui il nuovo numero di Beccacce che Passione (4 2024) è andato in stampa il balletto dei ricorsi, dei passaggi ai Tar era a ritmo di rock. Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Campania, Basilicata, Sicilia e Sardegna hanno visto l’inizio della stagione di caccia già tormentato dai soliti problemi e i cacciatori continuano a vivere le consuete situazioni di incertezza. Che dire… Cambia il direttore, ma l’orchestra suona sempre note stonate.
Sarebbe banale e anche un’informazione scorretta ridurre la questione alla sterile battaglia ideologica tra il mondo della caccia e quello animalista. E per analizzare il tema, che è complesso sotto tutti i punti di vista (normativo in primis), non sono certo sufficienti queste righe. Ci riserviamo perciò di approfondire in altra sede l’argomento e ci limitiamo a riportare, per facilità e velocità di consultazione, quelle che sono le date di chiusura della caccia alla beccaccia nelle varie regioni e province autonome. Questo per disegnare un quadro sintetico e generale di come si svolgerà (salvo ulteriori cambiamenti dove sono ancora attese le decisioni dei Tar) questa stagione per i beccacciai.
Stagione venatoria 2024/2025: quando chiuderà la caccia alla beccaccia
In Val d’Aosta, Trentino e Alto Adige i cacciatori di beccaccia appenderanno il fucile al chiodo il 15 dicembre. Nelle Marche calerà il sipario sulla caccia alla regina del bosco il 30 dello stesso mese. In Puglia si chiuderà il 19 gennaio. E in Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria e Abruzzo stop il 20 gennaio, mentre si andrà avanti fino al 30 in Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.
Anche se sempre appesi a un filo nonostante promesse e proclami, entreremo comunque, ancora una volta, con grande emozione nel bosco con i nostri cani, grati alla natura che ci ospita, cui dobbiamo assoluto rispetto e amore sincero. «Io sono me più il mio ambiente – affermava José Ortega y Gasset – e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso».
Questo articolo è tratto dall’editoriale della rivista trimestrale Beccacce che Passione numero 4 (ottobre-novembre-dicembre) 2024, che vi aspetta in edicola.
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