L’assessore lombardo Fabio Rolfi chiede che governo e maggioranza intervengano per semplificare il rapporto tra cacciatori e controllo faunistico.
Bisogna trovare il modo di rendere più semplice il rapporto tra cacciatori e controllo faunistico: ne è convinto Fabio Rolfi (Lega), assessore all’Agricoltura della Lombardia. Per Rolfi è fondamentale semplificare le procedure e permettere ai cacciatori abilitati di partecipare alle attività di controllo. È chiaro che si passa da un intervento, per quanto puntuale, sulla legge 157/92. «La politica» commenta «deve abbandonare ogni ideologia sulla caccia, presidio dell’ambiente» e fondamentale «per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema». Rolfi chiude alla proposta Gallinella, peraltro già passata in secondo piano, sull’introduzione degli ausiliari: ci vogliono i cacciatori.
I cinghiali abbattuti in Lombardia nel 2019
Tra controllo (952), caccia di selezione (2.380) e caccia collettiva (920), al momento i cinghiali abbattuti in Lombardia da inizio anno sono 4.252. Lo ha comunicato la Regione con una nota ufficiale. Nel 2018 furono circa 2.000, contingente già più che raddoppiato quando manca ancora un mese e mezzo abbondante a fine anno.
I dati dettagliati per provincia (controllo + selezione + caccia collettiva)
Bergamo: 482 (240 + 21 + 221)
Brescia: 393 (0 + 160 +233)
Como: 1.503 (140 + 1.355 + 8)
Varese: 441 (24 + 362 + 55)
Cremona: 75 (solo controllo)
Lecco: 217 (10 + 207: caccia collettiva dal 15 dicembre)
Milano: 10 (solo controllo, Comune di San Colombano al Lambro: no caccia collettiva, selezione in avvio)
Lodi: 3 (solo controllo: no caccia collettiva, selezione in avvio)
Pavia: 799 (121 + 275 + 403)
Sondrio: 329 (solo controllo: no caccia collettiva e selezione)