Cacciare a Palla marzo 2019, la rivista dedicata alla caccia con l’arma rigata, è in edicola dal 16 febbraio.
In primo piano le novità di Aimpoint e tutto ciò che è stato presentato allo Show Show 2019: si apre così, con un doppio articolo a firma Matteo Brogi a metà tra tecnica e reportage, Cacciare a Palla marzo 2019, in edicola dal 16 febbraio. Ma la tecnica, che pure è cospicua e ritorna nella seconda parte della rivista, non è l’unico piatto forte. Quando si parla di arma rigata non si può infatti prescindere dal mondo degli ungulati e dalla loro conoscenza. Si parte con i cinghiali: Stefano Mattioli analizza uno studio condotto da tre gruppi di ricerca europei che hanno tentato di capire quali siano le modalità di incontro e associazione di selvatici muniti di radiotrasmittenti.
Di camosci – anzi, di camosci marini del Carso triestino e goriziano – e delle loro prospettive scrive invece Franco Perco nelle sue riflessioni dall’altana. La triade si completa con Valentina Bellini e il suo approfondimento sul capriolo. Uno studio svolto nell’Atc Parma 4 ha messo in mostra come si modifichi il potenziale riproduttivo della specie, e come il prelievo debba esservi collegato. A tutto campo Ivano Confortini, che tratta di abbattimento sanitario di selvatici menomati, traumatizzati o affetti da evidenti patologie.
Racconti di caccia su Cacciare a Palla marzo 2019
Una rivista venatoria non può prescindere dai racconti di caccia cacciata. Apre il capitolo Federico Caliumi, reduce da un’insolita caccia al capriolo nell’Appennino modenese. Insolita non tanto per la specie o la dinamica, quanto per l’arma utilizzata, una carabina a otturatore Greifelt & co. Suhl calibro 5,6×61 Super Express Vom Hofe costruita nel 1938. E poi si vola all’estero, tra Europa, Africa e Stati Uniti. Su Cacciare a Palla marzo 2019 torna l’apprezzatissimo giornalista polacco Łukasz Dzierzanowski, reduce da un avventuroso recupero di un cinghiale ferito nella sua Polonia.
Sfogliando la rivista spicca anche un altro grande nome internazionale: nella traduzione di Samuele Tofani, Simon K. Barr ripercorre un’insidiosissima caccia all’orso, a cavallo, nei canyon dell’Idaho. Con un finale imprevedibile. In Africa c’è invece Alessandro Gilli, a caccia di eland e springbok a 150 chilometri da Città del Capo. A proposito di Africa: meritano ben più di un’occhiata distratta i suggerimenti di Luca Bogarelli che nelle pagine del Safari Club International – Italian Chapter spiega quali siano le insidie e i segreti per un’uscita soddisfacente.
Armi, ottiche, coltelli e munizioni su Cacciare a Palla
Quasi circolarmente si chiude con la tecnica, dopo però esser passati da due appuntamenti tradizionali. Nella sua rubrica “Into the wild” Daniele Dal Canto spiega con quale mentalità si possa sopravvivere a un evento drammatico. Cruciale anche quanto emerge da “Professione ranger”. È infatti ormai assodato che gli introiti derivanti dal bracconaggio in Africa sono usati per alimentare attività e azioni terroristiche.
Poi a bomba su armi, ottiche, coltelli e munizioni. Si (ri)comincia con il test della carabina bolt action Kimber 84 M Hunter, americana con il calcio in polimero ma d’impostazione classica. Si prosegue poi con la presentazione del cannocchiale di puntamento Leupold VXR 4-12×50. Utile a questo proposito leggere le dritte di Obora Hunting Academy “Danilo Liboi” nell’articolo dedicato alla taratura dell’ottica. La balistica e la ricarica, stavolta del calibro 7 mm Remington Magnum, sono affare di Marco Della Mea; a Tommaso Rumici spetta la presentazione dei coltelli da caccia Viper Orion.
Poi la cucina e i segreti del topinambur analizzati da Gianfranco Vissani. Non si può però dire di aver finito senza aver letto l’approfondimento legale sulle armi multicalibro, le news e l’attualità e aver guardato gli scatti dei lettori e le più emozionanti fotografie naturalistiche.
Buona lettura dallo staff di Cacciare a Palla.