Cacciare a Palla aprile 2019 è in edicola dal 16 marzo: torna l’appuntamento con la rivista di caccia con la carabina.
C’è il lupo, paradigma faunistico italiano, sulla copertina di Cacciare a Palla aprile 2019, in edicola dal 16 marzo. Perché al lupo è dedicato l’articolo di apertura di Duccio Berzi, che si interroga su stime e prospettive per la specie. E chiarisce i motivi che hanno portato il lupo a ricolonizzare i territori un tempo perduti.
La rivista prosegue poi col reportage di Matteo Brogi dallo Zeiss media event. Nei due giorni di caccia a cinghiali, caprioli, mufloni, cervi e anche volpi, l’azienda tedesca ha chiamato a raccolta giornalisti, blogger, comunicatori e influencer europei per condividere le strategie future.
Su Cacciare a Palla aprile 2019 torna poi l’appuntamento con le voci controvento. Felice Modica intervista Felice Assenza, rappresentante dell’Italia a Bruxelles presso il Comitato speciale agricoltura.
Biologia e gestione faunistica degli ungulati su Cacciare a Palla aprile 2019
Il lupo sbuca anche nell’articolo di Stefano Mattioli. Perché i maschi di wapiti (ma anche di cervo, sika e daino) perdono il palco diversi mesi dopo il picco degli amori? Un gruppo di ricercatori americani cerca di spiegare il fenomeno. Chiamando in causa i grandi carnivori.
Uno studio svolto in provincia di Piacenza tenta invece di chiarire il peso della disponibilità di cibo e della scarsità di rifugi quando i caprioli colonizzano nuovi habitat: Valentina Bellini lo analizza e lo presenta ai lettori di Cacciare a Palla aprile 2019.
La gestione faunistico-venatoria, e l’analisi di tutto quello che la rende possibile, è affidata invece a Ivano Confortini: è complesso il lavoro burocratico che c’è dietro a un abbattimento.
I racconti di caccia e gli approfondimenti
Su una rivista di caccia non possono mancare le esperienze di caccia vissuta. Vittorio Balladore, Antonio Zuffi, Mario Nobili e Matteo Fabris ci proiettano nella ricerca di un camoscio nel Torinese, nel recupero di un cinghiale ferito in Slovacchia e nella prolungata insidia a un macho montes in Spagna e a un bongo in Camerun.
Quasi filosofico Franco Perco che nella sua rubrica “Visto dall’altana” cerca di rispondere alla domanda delle domande: perché andiamo a caccia?
Si sviluppa su un altro interrogativo, ma un po’ più tecnico, la sezione curata da Obora Hunting Academy “Danilo Liboi”: qual è il modo giusto per salire in altana?
Da “Into the wild” di Daniele Dal Canto arrivano le indicazioni per non smarrirsi durante un’uscita venatoria.
E, per non perdere di vista la situazione complessiva, merita più di un’occhiata “Professione Ranger”, la rubrica stavolta dedicata al bracconaggio dei rinoceronti. Che è una piaga per tanti Paesi africani. È vero che il trend sembra invertito, ma i numeri sono ancora elevati e viene da pensare che, più che superato, il dramma si sia spostato. Il 2019 sarà dunque un anno chiave per capire quale sarà il futuro.
L’approfondimento legale di Fabio Ferrari si sviluppa invece sul comodato di armi da caccia.
Armi, ottiche e munizioni su Cacciare a Palla aprile 2019
La sezione tecnica di Cacciare a Palla aprile 2019 si apre col test della carabina bolt action CZ 557 FS Stutzen. Provato da Matteo Brogi, questo modello presenta alcune semplificazioni che facilitano sia il processo produttivo sia la funzionalità dell’arma. Lo stesso Brogi firma anche le recensioni dell’ottica da battuta Minox ZX5i 1-5×24 e dello zaino tecnico Härkila Slimpack Compact.
Per quanto riguarda le munizioni monolitiche, Marco Della Mea presenta l’accoppiata tra palle iBEX Precision Hunting e bossoli SHM. Se si usano insieme, si riesce a spremere il massimo delle loro prestazioni.
Immancabile, come da tradizione, lo spazio per news, attualità, per le foto dei lettori e gli scatti delle più suggestive fotografie naturalistiche.
Si chiude sazi e soddisfatti col “Decamerone” di Gianfranco Vissani che porta in tavola l’asparago nel carpaccio di selvaggina.
Buona lettura dallo staff di Cacciare a Palla.