L’assessore regionale Moreno Pieroni risponde indirettamente alla diffida delle associazioni ambientaliste sul divieto di caccia nelle aree Rete Natura 2000.
La recente sentenza della Corte costituzionale non vieta la caccia nelle aree Rete Natura 2000 delle Marche. Per quanto indiretta, è chiara la risposta dell’assessore regionale Moreno Pieroni alla diffida delle associazioni ambientaliste. L’attività venatoria, commenta Pieroni, vi «è consentita dalle normative comunitarie, nazionali e regionali». Il calendario venatorio, prosegue l’assessore, permette e regolamenta la caccia «su tutto il territorio soggetto a programmazione del prelievo». Comprese dunque le aree della Rete Natura 2000, ossia siti di importanza comunitaria, zone speciali di conservazione e zone di protezione speciale.
La dichiarazione di Pieroni, diffusa dall’ufficio stampa della Regione e rilanciata da altri canali istituzionali, arriva dopo la diffida delle associazioni ambientaliste che avevano scritto a Regione, Atc, Province, associazioni venatorie e organi di controllo perché vigilassero sul rispetto del divieto, a questo punto soltanto presunto.
Alla base di tutto sta la sentenza 258/2019 della Corte costituzionale che nelle scorse settimane aveva accolto il ricorso del governo e invalidato la legge 44/2018 atta a ripristinare i piani venatori provinciali.