Di Caccia Magazine, la principale rivista italiana di caccia, è uscito il numero targato febbraio 2025.
Perché i piani di prelievo ottengano l’effetto auspicato (come scrive Enrico Garelli Pachner nel suo Almanacco del cacciatore a palla, «una giornata dedicata alla caccia costituisce sempre una lezione di cui fare tesoro per il futuro, alla ricerca di una perfezione che mai si raggiungerà») è necessario che chi li redige abbia chiara la distinzione tra capitale e interessi, ossia incremento utile annuo: è una sorta di compendio d’economia animale l’articolo che si prende il taglio basso della copertina di Caccia Magazine febbraio 2025, disponibile in edicola e nello shop online di Editoriale C&C (è possibile acquistare l’abbonamento sia cartaceo sia digitale), dove fa compagnia all’ultima edizione dell’Annuario Armi.
Stavolta in senso stretto, l’economia è il leitmotiv dell’articolo del direttore Giulio Orlandini (il suo editoriale in apertura di rivista tenta di dipanare il nodo che s’è aggrovigliato intorno ai calendari venatori), che analizza l’ultimo studio dell’Università di Urbino per ribadire che il settore armiero è una risorsa per tutta la nazione.
Lo è innanzitutto perché per l’attrezzatura i cacciatori italiani spendono: di sicuro qualcuno sarà attratto dalla Winchester Xpr Strata threaded calibro .30-06 Springfield, bolt-action in un allestimento ancora più performante con calciatura sintetica camouflage, canna semipesante con freno di bocca, scatto Moa trigger a tre leve: per Caccia Magazine febbraio 2025 l’ha provata Marco Caimi (avete visto i video che ha registrato per la Caccia Magazine Academy, uno degli ultimi proprio sulla scelta del fucile?), sul cui banco è finito anche il Pulsar Telos Lrf Xp50, termico da osservazione (integrato c’è il telemetro) dall’hardware aggiornabile.
Test di armi, munizioni e ottiche
Nell’elenco dei test entrano anche la ricetta di ricarica allestita da Giuseppe Cerullo, che per il tiro ravvicinato sul cinghiale in battuta (e a proposito di cinghiali e cinghialai: Natale Francioso ha incontrato i Lupi delle Murge) col calibro 9,3×62 propone una palla Fox Classic hunter di 220 grani, le munizioni Baschieri & Pellagri Extra rossa Bismuth calibro 28 e il fucile semiautomatico Benelli Raffaello Be Diamond Ai Best calibro 12 (Simone Bertini).
La Benelli è la protagonista anche del reportage di Marco Caimi, che ospite dell’azienda agrituristico-venatoria Montenero per una braccata al cinghiale e un drive in stile inglese ai fagiani ha provato le ultime versioni della carabina Endurance e le canne Advanced impact.
Alla gestione della piccola selvaggina stanziale si dedica Roberto Mazzoni della Stella, che descrive il funzionamento efficace del controllo della volpe nella zona di ripopolamento e cattura San Cristoforo a Pagnana (comune di Rignano sull’Arno, provincia di Firenze), e le mosse dei cacciatori francesi dell’Occitania a favore della starna dei Pirenei. Di Francia scrive anche Felice Modica, alla ricerca di pernici rosse in Corsica; di starna anche Marco Caimi, che alla fine d’una stagione in un Atc brianzolo sfortunato ribadisce di privilegiare la caccia di qualità alla quantità, e che esistono alternative venatorie più stimolanti e interessanti rispetto al fagiano pronta caccia.
La cinofilia venatoria su Caccia Magazine febbraio 2025
È l’articolo che introduce la sezione dedicata alla cinofilia venatoria: sospesa tra scienza ed esperienza, Rossella Di Palma spiega perché la potenza dell’olfatto canino non ha nulla a che vedere con quella dell’uomo; Lorenzo Trussardi ripercorre un’uscita nel bosco con una setter giovane alla ricerca della beccaccia (sulle ali di questa specie si concentra la documentazione fotografia di Gianfranco Guidali); Emanuele Nava ricorda che se si vuole andare a caccia nell’ultima parte della stagione occorre preservare il capitale faunistico del territorio, ed eventualmente accettare di tornare a casa col carniere vuoto.
Ovviamente non può essere tutto qui. Il secondo numero di Caccia Magazine, la principale rivista italiana di caccia, targato 2025 si completa con l’articolo di Massimo Marracci sulla caccia vagante agli acquatici, l’approfondimento legale di Damiano Cappellari sulle armi di libera vendita, la rubrica A caccia con il medico sull’attacco di panico (Pina Apicella), il racconto di Emilio Petricci su un’uscita di caccia con l’arco, la ricetta di capriolo e daino in medaglia (Alessia Borghi, in collaborazione con Wild Kitchen), Venastoria di Demian Planitzer, le pagine di Fondazione Una e Safari Club International Italian Chapter, l’attualità, le notizie sulle ultime novità in armeria e la mappa di Eos con le indicazioni per trovare il nostro stand (e non solo quello).
Buona lettura dallo staff di Caccia Magazine; ci vediamo in edicola o nello shop online di Editoriale C&C, dov’è possibile abbonarsi alla rivista cartacea oppure digitale.
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