Caccia Magazine aprile 2020 potrà rendere un po’ più gradevoli, o se non altro meno pesanti, le settimane di isolamento forzato. Da oggi c’è un motivo in più per passare del tempo in casa. Tanti gli spunti, dalla pseudorabbia suina in giù.
Ci siamo, addirittura con un paio di giorni d’anticipo; ci siamo per accompagnarvi in queste giornate sospese tra il drammatico e il surreale, ci siamo con Caccia Magazine aprile 2020, in edicola da questa settimana. Per farvi compagnia, sì, aggiornarvi su tutto ciò che riguarda la caccia in Italia, distrarvi un po’. Giusto un po’ perché, absit iniuria verbis, a un’emergenza sanitaria è dedicato anche l’articolo con cui si apre la rivista. Sempre di virus si tratta, ma stavolta innocuo per gli umani e letale per i cani. Samuele Tofani si concentra sul morbo di Aujeszky e, aiutato da esperti di prim’ordine, spiega quali siano le procedure da mettere in atto per evitare il contagio. La mossa teorica è simile: niente cura, bisogna prevenire il più possibile.
Poi si vola nel pieno della caccia e di tutti i suoi risvolti pratici. Quando il cacciatore diventa un operatore del settore alimentare, si prende tutte le responsabilità sulla sicurezza del prodotto. Per immetterlo sul mercato dovrà quindi garantire che tutte le fasi della filiera, dall’abbattimento sino alla consegna della carcassa al centro di lavorazione, soddisfino i requisiti di igiene stabiliti dalla legge. Nessun passaggio può essere sottovalutato, spiega Ivano Confortini, soprattutto quando si parla di cinghiale. Al tesserino venatorio è dedicato invece il focus di Massimo Marracci: non è un oggetto misterioso, ma una preziosa fonte di dati per migliorare la gestione faunistico-venatoria.
Caccia Magazine aprile 2020: gestione faunistico-venatoria in primo piano
A proposito di gestione: si comincia con gli ungulati e l’approfondimento scientifico di Stefano Mattioli che analizza la possibile competizione tra cervo e capriolo. Ettore Zanon si concentra invece sui sottopassi che consentono alla fauna selvatica di attraversare le strade in sicurezza. A volte basta adattare strutture già esistenti per ottenere una soluzione efficace. La gestione della stanziale è affare di Roberto Mazzoni della Stella. La Zrc San Cristoforo di Pagnana, alle porte di Firenze, si pone come esempio di rilancio virtuoso della piccola selvaggina perché tutela e incentiva esclusivamente la riproduzione naturale.
La sintesi la fa Franco Perco nelle sue riflessioni dall’altana. La raccolta di informazioni è decisiva per la gestione di qualsiasi attività. Gli Atc non sono in grado di fornire dati statistici affidabili non per cattiveria o incuria ma semplicemente perché la loro struttura, enorme e ipertrofica, non lo consente. Bisogna intervenire quanto prima.
La cinofilia su Caccia Magazine aprile 2020
I cani, da caccia e nella caccia, sono un’altra portata gloriosa di Caccia Magazine aprile 2020. Alessio Allegrucci disegna un quadro nel quale la starna e il setter, ma in generale il cane da ferma, sono i principali attori di uno degli spettacoli più coinvolgenti per i cacciatori cinofili. Gli fa eco Emanuele Nava con la seguita e le quattro fasi classiche della cacciata che consentono al segugista di valorizzare al massimo le doti dei cani e di esaltare le astuzie della lepre.
Non bisogna poi perdere di vista il recupero degli ungulati feriti. Capita a tutti, anche ai migliori, di non sparare bene. Un errore banale, il movimento inaspettato del selvatico o un ostacolo sulla traiettoria del proiettile possono facilmente portare a piazzar male il colpo. Un cacciatore rispettoso darà sempre il massimo per recuperare il selvatico ferito e si comporterà nel modo giusto per non perderlo: Łukasz Dzierżanowski chiarisce che cosa fare e soprattutto che cosa non fare.
E se Rossella Di Palma delinea gli effetti di un lungo viaggio all’estero, di solito per l’addestramento, il ruolo potente del cane esplode anche in Professione ranger: le unità cinofile si stanno rivelando alleati davvero formidabili nella lotta al bracconaggio.
Test di armi, ottiche, motori e munizioni su Caccia Magazine aprile 2020
Ricca come non mai la sezione di prove e recensioni. Intanto le armi: Matteo Brogi ha testato la carabina bolt action Sabatti Saphire Extended Range, Simone Bertini il fucile sovrapposto Browning B525 Game One Light. Poi le munizioni: alla Zanoletti Double Dispersion destinata alla beccaccia si accompagna una ricarica con 18 grammi di piombo numero 5 per il calibro 36 magnum. E, dopo la sezione balistica in cui Marco Della Mea suggerisce i calibri e svela i segreti della caccia al cervo, c’è spazio ancora per le ottiche, il cannocchiale Bushnell Forge 2-16×50, i motori, il Subaru Forester e-Boxer messo su strada da Gianluigi Guiotto, e gli accessori: l’InReach Mini è comunicatore satellitare che in aree estreme può rappresentare una soluzione salvavita.
Caccia Magazine aprile 2020 tra racconti di caccia e rubriche tradizionali
È un po’ il leitmotiv di questi primi numeri, in una rivista di caccia non ci si può scordare della caccia cacciata. Ecco perché Natale Francioso ha incontrato i cinghialai sardi della Congia e perché a intervalli regolari cade un racconto. Yanez de Gomera si interroga sulla magia della caccia, Mario Bove si lancia alla ricerca di un capriolo sparito dopo la foto tradizionale e una breve ma decisiva distrazione, Luca Bogarelli e Matteo Fabris ci fanno volare in Africa tra Camerun e Burkina Faso.
Poi spuntano le rubriche tradizionali, da Into the wild di Daniele Dal Canto che si concentra sulla mimetizzazione all’alimentazione del cacciatore messa a fuoco da Pina Apicella. Non può mancare l’Almanacco del cacciatore a palla di Enrico Garelli Pachner. La distanza di fuga degli ungulati è un fattore che può condizionare pesantemente l’azione di caccia e soprattutto può variare in modo assai profondo a seconda dei luoghi, dei tempi e delle popolazioni animali. È quindi utile capire quali siano le motivazioni, biologiche e anche umane, del fenomeno. I docenti di Obora Hunting Academy “Danilo Liboi” spiegano invece i vantaggi della cosiddetta bassana. Meno raccomandabile dell’altana, possiede tuttavia alcuni pregi che vanno dall’accessibilità all’occultamento. Ma non può essere un appostamento di fortuna.
Ancora: doppio approfondimento legale. Fabio Ferrari spiega come usare il rinnovato sito del Banco nazionale di prova, Damiano Cappellari analizza una sentenza della Cassazione sul furto aggravato di fauna selvatica. Caccia Magazine aprile 2020 ospita anche il documento approntato da Rinascita venatoria ambientale in difesa della caccia fatta bene contro la deriva ideologica animalista. Da leggere e applicare.
Cultura e cucina su Caccia Magazine aprile 2020
Numero straordinario, servizi straordinari. Sono ben due le letture recensite su Caccia Magazine aprile 2020. Sandra Salvato presenta Il cacciatore celeste di Roberto Calasso, tra filosofia scienza religione letteratura e mito, Samuele Tofani il Manuale Cic per la valutazione dei trofei: la collaborazione con l’Abif ha finalmente reso possibile la traduzione in italiano.
Le digressioni venastoriche di Demian Planitzer ci portano a conoscere Ferdinando I re di Napoli e il fiducioso beccafico e a provare la caccia in laguna col conte Arrigoni degli Oddi.
Mandate a mente le opinioni di Matteo Brogi e Viviana Bertocchi, che si occupa dei danni da piombo conseguenti all’uso delle munizioni da caccia, nello specifico di quelle a pallini, e l’Occhio indiscreto di Felice Modica, si chiude in cucina. Gianfranco Vissani, Lucia Antonelli e Stefano Marinucci offrono le ricette di tartare di lepre con gelato di rapa rossa e aceto di Josko, ossobuco di daino con guazzetto di cipolle dorate e fagiano di monte con rape e raperonzolo.
Buona lettura dallo staff di Caccia Magazine, siamo pronti a farvi compagnia e a trascorrere con voi quest’emergenza. Insieme, ognuno a casa propria.
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