Definito l’iter che all’inizio dell’estate porterà alla riunione della conferenza regionale della caccia in Toscana.
Per la caccia in Toscana il 28 e il 29 giugno rischiano di essere due giorni cruciali. Con la prima riunione negli uffici dell’assessorato all’Agricoltura è partito infatti l’iter che porterà alla conferenza regionale della caccia. L’appuntamento mancava ormai da 10 anni. Oltre ai politici, intorno al tavolo si confronteranno cacciatori, ambientalisti e tecnici. Con una serie di obiettivi ambiziosi. Innanzitutto sviluppare un nuovo modello di gestione faunistica. Poi capire come intervenire sulla gestione degli ungulati dopo che si è conclusa l’applicazione della legge obiettivo. Anzi: proprio alla legge obiettivo, quali risultati abbia ottenuto e che cosa ci sia ancora da risolvere, sarà dedicata una riflessione apposita.
Ma la conferenza regionale della caccia in Toscana servirà anche per discutere del prossimo piano faunistico e del calendario venatorio 2019/2020. La Regione, che sul tema ha rilasciato una nota ufficiale, auspica che dai tavoli di lavoro possa emergere una serie di proposte da sottoporre al governo e alla conferenza Stato-Regioni. Anche, perché no, sulla legge quadro sulla caccia, la 157/92. Che, si legge, “oggi non pare più rispondere all’esigenza di un corretto e armonioso sviluppo del territorio”.