La caccia in Sicilia è stato il tema del convegno che ha visto la partecipazione dell’assessore Luca Sammartino, del senatore Nino Germanà e dell’onorevole Anastasio Carrà. Focus sul calendario venatorio 2023/24.
Si è svolto la scorsa settimana (giovedì 13 luglio) il convegno regionale sulla caccia in Sicilia, cui hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura con delega all’Amministrazione venatoria Luca Sammartino, il Senatore Nino Germanà, membro permanente della Commissione ambiente, e l’onorevole Anastasio Carrà.
Il focus dell’incontro è stata la discussione sul calendario venatorio 2023/24, cui sono seguite le riflessioni sul parere Ispra e sul nuovo Pfv. E i relatori hanno in primis espresso l’opinione che il nuovo calendario venatorio, mai come prima, tutela non solo i diritti del cacciatore, ma sopratutto la gestione del territorio.
Nel corso dell’incontro è stato inoltre valorizzato il ruolo del cacciatore, come nuova figura da utilizzare come strumento necessario per programmare la gestione dell’economia rurale e la rinascita del turismo tra i sentieri territori siciliani.
Il convegno è stato molto partecipato. Si è svolto alla presenza di oltre 300 persone tra cacciatori e armieri provenienti da tutte le province siciliane. Indubbia testimonianza del fatto che la caccia è una passione e una tradizione viva e radicata nel territorio dell’isola e che rappresenta un settore ed un volano di rilevante importanza economica.
Gestione di territorio e ambiente in primo piano
L’assessore Sammartino ha espresso con chiarezza di avere ben presenti le problematiche da risolvere. A tal proposito ha voluto puntualizzare «la ferma volontà di questo governo regionale di voler incentrare il proprio programma sulla gestione del territorio e dell’ambiente, utilizzando tutte le figure interessate, necessarie per sviluppare un nuovo Piano faunistico venatorio regionale che sia come una carta costituzionale per il mondo venatorio e rurale, che vada di pari passo ai pareri Ispra che, nel contempo, debbono evolversi conseguentemente ai cambiamenti della natura».
L’appello è stato rivolto alle associazioni ambientaliste e venatorie, custodi della conoscenza del territorio rurale, per avviare una “migrazione” del turismo naturalistico verso la Sicilia.
L’assessore ha poi esposto la necessita di avvalersi di figure di eccellenza che operano nella regione, anche in ambito venatorio, per sfruttare competenze e conoscenze. A dimostrazione di ciò, erano presenti al fianco dell’onorevole Sammartino docenti universitari, legali specializzati e i presidenti delle principali associazioni venatorie che sentono l’esigenza di un cambiamento e approvano in pieno il progetto di rinascita proposto dall’onorevole Sammartino.
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